FUORI STAGIONE

Giovedì  24 Novembre ore 20.45

 

PROZAC

presenta

INTERMITTENZE

di

Chiara Zipoli

con

Irene Cucchiarelli – Salvatore Di Guida – Matilde Innocenti

Francesco Pomicino e Antonella Pujia

regia Chiara Zipoli

Che ne sarebbe della nostra esistenza fragile e frenetica se la morte si congedasse da noi e rinunciasse al suo incarico?
Probabilmente si troverebbe divisa fra la speranza di vivere per sempre e il timore di non morire mai, caoticamente e ossessivamente in bilico tra euforia e disperazione, costretta a fare i conti con una società perversa e inadeguata.

Intermittenze è una tragicommedia dell’assurdo spietata e dissacrante, un cinico e doloroso inno alla vita, una opportunità di redenzione fantasmagorica e disturbante che potremo decidere se cogliere o meno.

Giovedì 02 Febbraio ore 21.00

 

ACQUARAGGIA

presenta

BOB DYLAN’S DREAM

piccolo divertente musical

www.acquaraggia.it

Lo spettacolo Bob Dylan ‘s Dream ,  rappresentato già con successo in vari teatri italiani e non , è scaturito da un idea fugace e s’e’ gradualmente trasformato in un “piccolo divertente musical” , cosi come lo definì la stampa fiorentina dopo un’esibizione al Teatro del Sale . L’idea e’ quella di uno spettacolo “modificabile” a seconda delle evenienze e dell ‘ attualita’, ma basato sempre sui testo originali scritti appositamente per Carlo Monni , nella prima edizione del 2007 ,e modificati in relazione alla successiva entrata in scena di altri attori che hanno prestato la loro voce allo spettacolo. Fino  all’’attuale narratore Mario Modeo . Bob Dylan s Dream scorre come un piccolo musical,  una trasmissione radiofonica non monotematica, con citazioni a 360°. Da Woody Guthrie, Padre Putativo del piccolo Robert Zimmermann, fino al Figlio mai Prediletto, Bruce Springsteen .Canzoni come pietre miliari ad intercalare alcuni pezzi lirici originali ed un testo meraviglioso di Woody Guthrie. Oltre alle celebri canzoni di  Dylan e  le citazioni per le Covers di Jimy Hendrix, The Band, The Byrds. Sullo schermo scorrono immagini significative ed importanti della fine del secolo scorso .

Venerdì  03 Febbraio ore 20.45

 

COMPAGNIA LAVORI IN CORSO

presenta

IL BADALUCCO

dalla Mandragola di Niccolò Machiavelli

regia e adattamento Roberta Tassini

Adattamento teatrale de ” La Mandragola” di Niccolò Machiavelli

Lo spettacolo nasce in piena pandemia, in un momento in cui siamo rimasti relegati nelle nostre case e nelle loro vicinanze, avvolti dalla paura, dalla solitudine e dalla tristezza. Ed è proprio in quel periodo, che la necessità di leggerezza, di condivisione e di serenità si è fatta sentire e si è fatta largo in tutti noi.

Allora, come non pensare alla circostanza che anche Niccolò Machiavelli nel ‘500, proprio qui vicino, precisamente a Sant’Andrea in Percussina, si trovò “imprigionato” in una specie di forzato esilio.

Anche lui ebbe il desiderio e la speranza di “far el suo tristo tempo più soave”, ed ecco che proprio in quel piccolo paese, in quel particolare stato del suo animo prese a scrivere ” La Mandragola” .

Il Badalucco , inteso come trastullo e passatempo dal Machievelli, vuole essere un mezzo, anche per noi, di conforto e sollievo.

Attraverso il divertimento si sviluppa una storia che vuole farci riflettere sui valori della famiglia, della morale privata, della religione, mettendo in evidenza le debolezze che da sempre accompagnano la vita dell’uomo. Non a caso questa storia la si può collocare in qualsiasi spazio temporale della storia.

Il Badalucco è ambientato in una piazza di Firenze nel 1922. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie del dottor Nicia. Con l’aiuto del fidato domestico Siro, di Donna

Liguria personaggio senza scrupoli, passando per gli altri personaggi che ruotano nella vicenda, Callimaco, in veste di dottore luminare, riesce a convincere il dott. Nicia che l’unico modo per avere figli sia di far bere a sua moglie uno sciroppo di Mandragola ………

Sabato 04 Febbraio ore 21.00

Domenica 05 Febbraio ore 16.45

 

STAGE KABIRIA

in collaborazione con

PUNTI DI VISTA

presenta

CHI HA UCCISO SHERLOCK HOLMES

di

Stage Kabiria e Silvia Rabiti

Con

Gianluca Anziati, Andrea Fiori, Tommaso Orsini, Enrico Sassu,
Leonado Borghi, Alessandro Falteri, Maria Teresa Scarcella,
Ilaria Macioce, Maria Grazia Tarzia, Martina Zannoni

Musiche originali e Sound Design

Massimiliano Mastandrea

Assistente alla regia

Carmine Carmicino

Regia

Silvia Rabiti

Era una notte buia e tempestosa; Augusto Acchippamorti, alla guida della sua automobile, percorreva la strada che si snodava tra fitti boschi per raggiungere la dimora di Sherlock Holmes a Stockton on Tees.
Arrivato a destinazione, Augusto scopre di essere uno dei nove invitati da Sherlock a trascorrere una breve vacanza nella sua casa di campagna. Ma tutti -o quasi tutti?- si trovano di fronte ad un triste imprevisto: il loro ospite, Sherlock Holmes, è stato assassinato.
Una singolare compagine umana composta da quattro donne e cinque uomini, ciascuno con alle spalle trascorsi turbolenti con Holmes, tutti bloccati in casa sua, è costretta a districare il mistero dell’assassinio del loro amico, con il prezioso intuito del diversamente acuto maggiordomo Andrej Peboscky.
Chi ha ucciso Sherlock Holmes? Da da da daaaaaaaa….
Sarà stata la psicologa inglese Priscilla Butterfly? O, forse, il becchino tirolese Felice Trapasso? Magari con l’aiuto del vecchio alpino Anacleto Copulin? Chi lo sa! E il prete narciso Don Beato Aibò che ruolo avrà avuto nell’omicidio? Augusto Acchaiappamorti, con le sue doti farlocche di medium, l’avrà eliminato? O, invece, la cuoca romagnola Leonella Casadei, la zitella arrivista Scarlett Doom, la cartomante Amelia Ammalia avranno commesso il misfatto? E il soprannominato Pino, traduttore brasiliano amante della passera scopaiola, come avrà usato il suo fiuto?
Da un’idea di Silvia Rabiti, su testi propri, Stage Kabiria presenta “Chi ha ucciso Sherlock Holmes”, un’assurdamente esilarante commedia con delitto, dai risvolti inaspettati.

Venerdì 24 febbraio ore 20.45

FRANCO PALMIERI e TEATRO BURBEK

presentano

IL CASO OLIVO

di

Cid Barret

con

Alessandro Becattini e Manfredi Burgio

adattamento e regia Franco Palmieri

Sul palco va in scena la vera storia di Olivo, l’uomo che fece a pezzi la moglie, la buttò in mare e fu assolto, attraverso un’intervista serrata ed incalzante che mette a nudo meandri inimmaginabili della mente umana e di una “strana” forma di amore. Il processo che si tiene nel giugno del 1904, passerà alla storia per la sua assurdità. La difesa di Olivo punta sull’infermità mentale, Olivo non è d’accordo e smentisce i suoi stessi avvocati, ma comunque la Corte stabilisce che Olivo non è colpevole di omicidio volontario e, non essendo stato posto alla giuria il quesito sull’omicidio preterintenzionale, l’imputato viene condannato solo per vilipendio e occultamento di cadavere.
Nel processo, tra i periti chiamati a testimoniare, c’è anche quello che è considerato il più importante criminologo italiano, Cesare Lombroso, che poi scriverà un libro sulla vicenda

Sabato 25 febbraio ore 20.45

Compagnia Coturno 15

presenta

FRANCESCA  ACCARDI

in

BELLISSIMI SCONFITTI

uno spettacolo di 

JOHANNES  BRAMANTE 

Cosa accadrebbe oggi se una giovane donna innamorata fuggisse dal suo paese insieme al suo amante? Probabilmente nulla di particolarmente rumoroso. A meno che quella giovane donna non avesse serie disabilità intellettive e fosse costretta a girare per i viottoli del paese zoppicando con una protesi in una gamba e a meno che l’amante in questione non fosse un bracciante immigrato, mal visto dagli abitanti della piccola comunità provinciale dove entrambi risiedevano. In tal caso ovviamente le cose si complicherebbero…

Loretta è benvoluta dai suoi concittadini, il suo fare infantile e la sua incapacità di confrontarsi con il mondo reale l’hanno resa una “figlia adottiva” di Don Michele che la mantiene in cambio di piccoli lavoretti nella sagrestia, il massimo di quello che Loretta è in grado di fare per contribuire alla società.

Le giornate monotone ma piene di fantasia della ragazza disabile vengono interrotte dall’arrivo di un gruppo di immigrati. Mentre gli abitanti del paesino guardano con diffidenza i nuovi arrivati, Loretta è molto più curiosa. Presto fa – o crede di fare – amicizia con uno di loro: Halef.

La bellezza esotica del ragazzo venuto da lontano non fa che gettare legna sul fuoco delle fantasia di Loretta che – tra reali segni d’affetto da parte dell’amato e iperbolici voli dell’immaginazione – arde di sentimenti finora sconosciuti.

Con il tempo la situazione del gruppo di immigrati peggiora. Il lavoro nei campi e la totale mancanza di empatia da parte di una popolazione del paesino rendono la vita dei nuovi arrivati particolarmente dura. Anche Halef soffre.

Loretta, con la sua protesi alla gamba, tenta con bambinesche trovate di tirar su il morale di quell’uomo che l’ha ormai fatta innamorare, ma a poco valgono i suoi regalini e i suoi sorrisi maldestri.

Infine l’unica soluzione: fuggire con Halef e cercare fortuna altrove, in un paese immaginario, in un futuro distante, in un Eden lontano.

Loretta pianifica tutto. Alle spese di viaggio sopperirà con un piccolo furto: ruberà il prezioso ostensorio dalla chiese di Don Michele.

Ma poi, nel pomeriggio in cui il piano è messo in atto, le cose ovviamente non vanno per il verso giusto. Piccola, fragile e ritardata com’è Loretta non riesce a portare a termine quel che ha immaginato; troppa distanza tra la fantasia e la realtà.

In un tragico finale in cui la popolazione del paesino, allarmata, ferma i due fuggitivi e la polizia interviene con violenza, Halef muore e Loretta è ridotta ancor peggio: adesso gira per la città a raccontare la sua storia. Ancora e ancora. Sempre uguale. Come se vivesse perennemente in quel breve periodo in cui era stata innamorata.

Sabato 15 Aprile ore 20.45

Domenica 16 Aprile ore 16.45

TEATRO di CESTELLO – CdG

presentano

ESSERI UMANI DIFETTOSI

con

MAURIZIO BARTOLI – CLAUDIA DEL FANTE

CLAUDIA GATTESCHI – CHRISTIAN LEONCINI 

VITO MONTESANO

regia NICOLA MUSSO

Tutti (o quasi) sognano l’amore eterno. Ma le relazioni, si sa, sono fragili, rette a volte da compromessi e bugie. Già è difficile portarle avanti, ma quando si rompono gli equilibri, tutto può succedere. È allora che comincia il balletto di segreti inconfessabili, insoddisfazioni, sogni infranti, rancori incancreniti e improponibili rivalse

Si può andare avanti? Si può poi tornare indietro? Si possono superare cattiverie e vendette?

Un atto unico di caustica comicità in cui le coppie scoppiano in un gioco al massacro di tutti contro tutti

La “perbene” Sofia accorre alla richiesta d’aiuto della “cara” amica Gloria e nel loro confronto si delineano subito gli opposti caratteri fino ad arrivare ad una vera e propria resa dei conti tra le due amiche che assumerà toni sempre più concitati e pungenti, coinvolgendo i rispettivi e malcapitati mariti, in un susseguirsi di confessioni e battute al vetriolo. La spiazzante epilogo sarà inaspettato e tragicomico, ma indiscutibilmente (poco) rassicurante.

Una commedia appassionata tra comicità e dramma, sentimenti e risentimenti, ironia e sarcasmo. Uno spettacolo divertente e divertito che invita a ragionare sui legami e su quanta intelligenza ci sia spesso dietro una risata.

Venerdì 28 aprile ore 20.45

 

PIGOLIO DI STELLE 

presenta

ORA NO, TESORO!

di

Ray Cooney

con

Valentina Ugolini – Riccardo Storai – Debora Daddi – Daniele Gissoli – Lilla Fantechi – Simone Faralli – Paola Rastrelli – Vasco Poli – Sara Ottanelli – Rosi Poli – Luca Madiai

Gilbert, socio della moglie e dell’amico Arnold in una pellicceria di Londra, pensa di regalare un visone da 5.000 sterline a Janie, da poco diventata sua amante.
Per non insospettire Harry, marito di Janie, Gilbert inscena una falsa vendita coinvolgendo nel gioco il socio Arnold.
Harry, fiutando l’affare, accetta di comprare il visone non per sua moglie, ma per Sue, sua segretaria e amante.
Tutto sembra filare senza intoppi, ma la moglie di Gilbert ritorna improvvisamente dalle vacanze.
La situazione si complica ulteriormente quando Janie e Sue si incontrano…

Domenica 30 aprile ore 17.45

 

GIORGIO ANDOLFATTO

IN

“Scusi prof. non sapevo di parlare nel sonno”

di

Giorgio Andolfatto-Bruno Furnari-Gigi Saronni

Giovedì 18 maggio ore 20.45

Venerdì 19 maggio ore 20.45

 

 

LA COMPAGNIA DEI NOVE APS

PRESENTA 

SERESERA’

in

“Ultima cena”

con

Francesco Borghini – Andrea Cortesogno – Linda Stella Diana Gala – Marco Guglielminetti – Claudia Stefani Migliorato – Elena Pierattini – Lorenzo Racano – Valentina Santoro – Francesca Zagni

costumi Claudia Stefani Migliorato 

regia Marco Guglielminetti

 

Coinquilini, laureati, intellettuali, democratici, 5 amici, 5 personaggi che, trascinati dagli eventi, si ritrovano a percorrere una spirale discendente che li porterà ad incontrare i propri lati oscuri, fino a spingerli alla ricerca di un limite o di un punto di rottura, i nostri protagonisti hanno convinzioni granitiche e sono mossi da alti ideali ma basterà questo quando verranno messi difronte alla brutale verità?

Ultima cena è una commedia grottesca e politicamente scorretta ambientata nell’America degli anni 90, ma che nei propri dialoghi racconta un mondo che non è cambiato molto negli ultimi 30 anni e che non si allontana da tematiche ai nostri giorni sempre più attuali.

Tutto comincia e finisce con una cena, la prima mentre fuori imperversa una furiosa pioggia, e l’ultima durante una tempesta di neve.

In tutto questo… qualcuno di voi ha visto Jenny Tyler?

Venerdì 26 maggio ore 20.45

Sabato 27 maggio ore 20.45

 

STAGE KABIRIA

in collaborazione con 

“PUNTI DI VISTA”

presentano

“Così è se vi pare”

con

Martina Zannoni

Ilaria Macioce

Maria Grazia Tarzia

Giulia Ciolli

Alessandro Falteri

Gianluca Anziati

Tommaso Orsini

Enrico Sassu

Leonardo Borghi

Lello Casale

costumi Maria Grazia Tarzia

regia SILVIA RABITI

 

In un placido paese di provincia, la vita di un gruppo di pettegoli borghesi si incrocia con quella dei tre nuovi arrivati: la signora Frola, il genero signor Ponza e la di lui consorte, che nessuno ha mai visto.
Un dramma pirandelliano in due atti narranti l’infausta condizione dei protagonisti e le loro storie di vita: l’interpretazione dei fatti e della realtà mostra la puerile condizione dell’essere umano tormentato dalla continua ricerca della verità assoluta.
Fra relativismo e oggettività, inconscio e conscio, una domanda sorge: cosa è davvero reale?
Riuscirà Lamberto Laudisi, unico personaggio che si manterrà saggio e distaccato dalla spasmodica ricerca del vero, ad osservare gli accadimenti senza prenderne le parti? Se ciascuno di noi detiene la propria visione della verità, non è forse valida anche quella degli altri?