STAGIONE 2022-2023
CON IL CONTRIBUTO DI
Sabato 15 Ottobre ore 20.45
Domenica16 Ottobre ore 16.45
21° CORSO DI TEATRO FIORENTINO
presenta
NELLA CAMPAGNA TOSCANA
omaggio a Renato Fucini
di
Giovanna Nelli e Patrizia Ronzoni
con
Luca Amaddii – Emma Bani – Sergio Biagini – Laura Cesarini
Alfonso Luciano – Renzo Marilli – Giovanna Nelli
Cecilia Norcini – Yuki Parigi – Leonardo Previero
Patrizia Ronzoni – Michele Schino – Mimma Spagna
luciAlfredo Piras
costumi Marcello Ancillotti
regia Remo Masini e Marcello Ancillotti
“Nella campagna Toscana”, riduzione teatrale in omaggio a Renato Fucini. Celebrato scrittore fino alla metà del secolo scorso, disegnatore delle campagne toscane e della malsana Maremma di pari passo al mondo dei Macchiaioli, ci riporta a un povero mondo paesano e contadino da tempo scomparso.
Dal racconto a veglia, della cattiva sorte del “Matto delle Giuncaie”, si sottolinea come la “diversità” fosse derisa, emarginata come ritroviamo ancora, nella figura di Franco, nella seconda parte dello spettacolo. Franco, ragazzo curioso, attento, intelligente viene visto come un elemento inutile alla società contadina, indegno persino di trovare una ragazza da sposare perché secondo le donne e gli uomini del paese, troppo poco “uomo” addirittura squilibrato, per la parentela, sottolineata, con un parente morto suicida ed elemento per la cattiva chiacchera della comunità paesana. Testo scritto a due mani va in scena come spettacolo finale del 21° corso di Teatro Fiorentino del Teatro di Cestello.
Sabato 22 Ottobre ore 20.45
Domenica 23 Ottobre ore 16.45
LABORATORIO ARCA
presenta
DELITTO A VILLA ALBANI
gli strani casi del Commissario Alberti
di
Raffaele Totaro
con
Iacopo Biagioni – Andrea Corti – Fulvio Ferrati – Claudia Fossi
Antonio Timpano – Raffaele Totaro – Diana Volpe
regia Samuel Osman
La tranquillità di Villa Albani viene sconvolta da un omicidio. Il cugino del Conte viene trovato assassinato e, per trovare il colpevole, indaga l’eccentrico Commissario Alberti, coadiuvato dall’immancabile ispettore Andrei. Un mix di umorismo e suspence vi condurrà sino alla scoperta dell’assassino.
Venerdì 28 Ottobre ore 20.45
Sabato 29 Ottobre ore 20.45
Domenica 30 Ottobre ore 16.45
BIS TREMILA SRL
presenta
TUTTO SUA MADRE
tratto da “Les garcons et Guillame, a table!”
di
Guillame Gallienne
con
GIANLUCA FERRATO
traduzione dal francese Anna D’Elia
adattamento drammaturgico Tobia Rossi
scene Yasmin Pochat
costumi Agostino Porchietto
light designer Marco Boccalero
regia Roberto Piana
Tutto sua madre, spettacolo tratto da “Les garçons et Guillaume, à table!”di Guillaume Gallienne, diretto da Roberto Piana e interpretato da Gianluca Ferrato.
Lo spettacolo è soprattutto la storia di un ragazzo e poi di un uomo che, attraverso peripezie e avventure, cerca di affermare la propria eterosessualità in una famiglia che, invece, lo aveva già ampiamente catalogato come omosessuale.
Scritto, e rappresentato nel 2012 da Guillaume Gallienne, attore e regista di punta della Comédie Française, la pièce ha avuto a Parigi uno straordinario successo, una quantità enorme di repliche e successivamente, con il titolo “Tutto sua madre”, una versione cinematografica del 2014 che ha fatto man bassa di César.
È questa la prima volta in assoluto che lo spettacolo viene tradotto e presentato in Italia con una produzione che si avvale dell’interpretazione di Gianluca Ferrato, la traduzione di Anna D’Elia, l’adattamento drammaturgico di Tobia Rossi e la regia di Roberto Piana.
Un esilarante, sottile, profondo monologo, talmente ricco di personaggi da sembrare una commedia. Tutti i personaggi, sono interpretati da un unico attore in una sorta di girandola da trasformista della parola e della voce. Dunque, una straordinaria prova d’attore. O meglio, una grande opportunità. Un testo nel quale si ride tanto, si fanno le dovute riflessioni sui condizionamenti familiari e si capisce come qualsiasi (ri)nascita, sia provvidenziale, auspicabile o addirittura necessaria, anche quando si tratta di un coming-out al contrario. Quello di Guillaume, il protagonista della storia.
Venerdì 4 Novembre ore 20.45
Sabato 5 Novembre ore 20.45
Domenica 6 Novembre ore 16.45
Venerdì 11 Novembre ore 20.45
Sabato 12 Novembre ore 20.45
Domenica 13 Novembre ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
LE AVVENTURE DELLA VILLEGGIATURA
di
Carlo Goldoni
regia Marcello Ancillotti
scene e costumi:Marcello Ancillotti e Alessandro Benedetti
CON
LUCA AMADDII – ELENA BAISTROCCHI – EMMA BANI – ALESSANDRO BENEDETTI –
RICCARDO BETTINI- CHIARA COLLACCHIONI – MARCO GIACHI – CONCETTA LOMBARDO
RENZO MARILLI – PIERA MATTEINI – MARIANNA MINIO – YUKI PARIGI –
LEONARDO PREVIERO – RAFFAELE TOTARO – SANDRO TRIPPI
Secondo capitolo della trilogia goldoniana. Dopo le smanie per la partenza, ora l’autore ci mostra la vita in villeggiatura, dove i protagonisti non si curano dei debiti che contraggono, intrecciando giochi e anche relazioni più o meno amorose. Li attenderà poi il ritorno a Livorno, che sarà molto amaro, ma lo ritroveremo nel terzo capitolo. Per ora però è il tempo dello svago, senza pensieri (o quasi). Anche qui il regista ha deciso di proseguire nell’ambientazione legata agli anni del boom economico italiano, gli anni ’60 del secolo scorso, intravedendo analogie con il settecento godereccio dell’età coeva del Goldoni, che fu della propria società abile e caustico cronista.
Venerdì 18 Novembre ore 20.45
DONATELLA ALAMPRESE
e
MARCO GIACOMINI chitarra
in
TANGO SENZA ROSSETT0
“Tango sin carmin“
impianto scenico Cecilia Micolano
“Tango senza rossetto” racconta un tango essenziale, storie di vita comune ,ripulite da ogni orpello. Un tango senza make up che è quello dei poeti e della contemporaneità, declinato anche al femminile , grazie alla collaborazione con la poetessa argentina Marta Pizzo e il grande compositore Saul Cosentino , oggi considerato l’ erede di Astor Piazzolla. “Tango sin carmin” non è solo un concerto, ma un vero e proprio spettacolo che avvolge l’ anima dello spettatore con tutta la gamma dei sentimenti , ogni tango una storia di vita che appartiene a ciascuno di noi e che, come un viaggio, ci conduce dentro il genere argentino che ha conquistato il mondo.
“Sulle note di una sola chitarra acustica, la voce della cantante lucana fa rivivere quell’atmosfera decadente dei vicoli della Capital Federal. Quando scende la notte e le strade si liberano dal ritmo martellante del traffico, a Buenos Aires le balere si popolano di quella musica che racconta le sue storie più intime, quelle taciute, non rivelate. La musica diventa l’atto liberatorio, la denuncia, il grido che non cambia le cose ma che allevia il dolore. La Alamprese fa rivivere quei brani dei grandi autori argentini che sono prima di tutto poesie, stati d’animo sotto forma di versi in rime dissonanti.
A ritmo di milonghe e vals, procede questa “narrazione in musica” in cui la morte, il dolore, la disillusione diventano d’ispirazione per testi che devono essere prima di tutto interpretati con la stessa commozione di chi ha vissuto quelle storie. E la voce potente di questa cantante si consuma abbandonandosi a quelle stesse emozioni e, senza arrendersi, senza darsi mai per vinta, vive nell’abisso delle sue più amare certezze.”
Una voce eclettica, uno stile di esibizione originale, colto e raffinato, una costante e appassionata ricerca che non tralascia il sociale e coinvolge lo spettatore nel profondo. ” Uso la voce come muscolo della mia anima” , ci dice Donatella.” E la mia arma è la sincerità.”
Sabato19 Novembre ore 20.45
Domenica 20 Novembre ore 16.45
POLITEAMA srl
presenta
BANDA DISARMATA
di
Adriano Bennicelli
con
ALESSANDRO TIROCCHI – MAURIZIO PANICONI – MATTEO VACCA
regia Matteo Vacca
Perché un non vedente, un non deambulante e un non pensante si ritrovano un giorno sul cornicione del palazzo presidenziale, con uno striscione che rivendica la dignità dei padri? Cosa li porta a questa clamorosa rivolta contro lo stato, armati solo di strumenti musicali? E perché la polizia li considera al pari di terroristi? Questa è la storia di tre uomini privi di strumenti. Assediati da barriere architettoniche e mentali, tentano una disperata insurrezione disarmata. Anzi, disarmante. Perché siamo tutti bravi a fare le rivoluzioni con la pistola in mano. Ma provateci voi con una tromba!
Giovedì 24 Novembre ore 20.45
PROZAC
presenta
INTERMITTENZE
di
Chiara Zipoli
con
Irene Cucchiarelli – Salvatore Di Guida – Matilde Innocenti
Francesco Pomicino e Antonella Pujia
regia Chiara Zipoli
Che ne sarebbe della nostra esistenza fragile e frenetica se la morte si congedasse da noi e rinunciasse al suo incarico?
Probabilmente si troverebbe divisa fra la speranza di vivere per sempre e il timore di non morire mai, caoticamente e ossessivamente in bilico tra euforia e disperazione, costretta a fare i conti con una società perversa e inadeguata.
Intermittenze è una tragicommedia dell’assurdo spietata e dissacrante, un cinico e doloroso inno alla vita, una opportunità di redenzione fantasmagorica e disturbante che potremo decidere se cogliere o meno.
25– 26– 27 e 30 Novembre
CANTIERE OBRAZ
presenta
“IL RESPIRO DEL PUBBLICO – FESTIVAL 2022”
a cura di Cantiere Obraz, realizzato grazie al contributo della Fondazione CR Firenze –
Dal 18 novembre al 4 dicembre 2022
Il RESPIRO DEL PUBBLICO FESTIVAL 22 é un progetto che muove i suoi passi da una linea di ricerca artistica intrapresa dalla compagnia Cantiere Obraz sul rapporto fra attore e spettatore.
Quest’anno alla sua seconda edizione, il Festival si struttura a partire dalla formazione con la Scuola di Critica Teatrale per Adolescenti “I Ciuchi Mannari”, in un percorso gratuito per i ragazzi dai 14 ai 25 anni, con un programma didattico che vedrà l’intervento di critici e drammaturghi del panorama nazionale, per acquisire non solo gli strumenti del “fare” ma anche del “vedere” il teatro.
Il Festival prenderà così vita coinvolgendo i Giovani Critici e tutto il pubblico, nel cartellone de IL RESPIRO DEL PUBBLICO FESTIVAL 22: otto spettacoli con compagnie e attori della scena nazionale, che andranno in scena tra il Teatro di Cestello e alcuni luoghi non convenzionali dell’Oltrarno.
Venerdì 25 Novembre ore 20.45
LEI LEAR
una coproduzione tra Muchas Gracias e Teatro C’ Art
di e con
Chiara Fenizi e Julieta Marocco
regia André Casaca, Chiara Fenizi e Julieta Marocco
Lei Lear è lo spettacolo vincitore del Premio PimOFF per il teatro contemporaneo 2021, del Festival Inventaria 2021 ed è tra i 10 semifinalisti di In-Box 2022 con menzione speciale.
Lei Lear è supportato da PimOFF, gli Scarti e da Murate Art District
Immaginiamo che due immarcescibili personaggi shakespeariani siano condotte, dalla mano di due creatrici contemporanee senza scrupoli, all’assurdo universo di Samuel Beckett. Che cosa potrebbe succedere? Che strana metamorfosi subirebbero i loro nitidi profili, i loro brillanti discorsi, le loro tragedie, il loro destino?
Questo peculiare duo nobilesco di indole maligna, ha trasformato il suo moto decoroso in una impeccabile coreografia profana, e i suoi pomposi soliloqui in una specie di dialogo “unisonico” e mancato. Forse hanno accettato che le risposte non siano mai arrivate? Hanno, chissà, portato al limite la massima dell’attuale società dell’immunizzazione, cancellando la presenza dell’Altro? Ma che domande difficili! E loro non sono interessate a rispondere, hanno altro da fare. Cosa? Cercano un assassino. Cospirano con il pubblico. Scappano da un temibile Padre e da antichi fantasmi. Insegnano a uccidere il nemico, a capire le strategie del loro enigmatico autore e fanno un bel balletto. Fanno ridere!
“Lei Lear” è uno spettacolo cacofonico, un volo ribelle e irriverente su alcuni elementi della narrativa di Re Lear, dal punto di vista delle sorelle malvagie, Goneril e Reagan, all’interno di una cornice beckettiana e clownesca. Un gioco scenico ibrido, contemporaneo – e qui, la loro tragedia, che sommata al tempo è sempre uguale a commedia, è proprio quella di ritrovarsi in un luogo estraneo e, chissà, senza futuro. Sembra serio, ma è solo un gioco.
Sabato 26 Novembre ore 20.45
DI MALAVOGLIA
ispirato ai Malavoglia di Giovanni Verga
hangar produzioni – mowan teatro
di e con
Michele Santeramo
La conosciamo tutti quella sensazione amara che viene dopo l’aver perduto. Un amore a cui si era ancora affezionati, un oggetto, una persona, una partita di calcio, un pensiero a cui eravamo affezionati, una speranza di quando eravamo piccoli, chissà̀ cos’altro. È una di quelle cose che appartengono alla vita di ognuno, c’è poco da fare. Che ne facciamo di quella sensazione, appena dopo averla provata? Molto spesso, proviamo a seppellirla sotto un’altra coltre di giornate, nella speranza che le prossime siano libere da delusioni, che ci diano il tempo di dimenticare la sconfitta. Per i Malavoglia non è così. Questi hanno la sfortuna di essere nati personaggi. E per i personaggi non c’è cambiamento, a meno che qualcuno lo inventi per loro. I personaggi sono chiusi nella ripetizione di sé stessi. E questi Malavoglia sono stanchi.
Domenica 27 Novembre ore 16.30
EFFETTO PAPAGENO
produzione Tri-boo in collaborazione con Sotteraneo
di
Sofia Bolognini, Daniela D’Argenio Donati, Michele Panella
con
Daniela D’Argenio Donati
regia Michele Panella
L’effetto Papageno è il concetto secondo il quale le storie della vita prevalgono sull’istinto sudicida, come nell’opera di Wolfgang Amadeus Mozart Il Flauto Magico quando prima Pamina poi Papageno temendo d’aver perso l’amore rispettivamente di Tamino e di Papagena decidono di suicidarsi ma tre fanciulli, tre genietti, li salvano all’ultimo momento e ritrovano così i loro amori. L’opposto è l’effetto Werther, espressione coniata a causa dell’incremento dei suicidi seguito al romanzo di Goethe, il quale sostiene che, nella genesi del suicidio, gioca un ruolo importante la componente emulativa.
In Effetto Papageno una donna convive con il male oscuro della depressione; il suo vissuto, la sua storia viaggia in parallelo con la storia italiana dalla fine degli anni ’60 agli anni zero del nuovo millennio e attraverso le sue parole, attraverso alcuni dei protagonisti della sua vita, ricostruiamo il punto di vista di chi deve, suo malgrado, misurarsi con un malessere invisibile ma dirompente. Di questo malessere fare coming out è ancora un grande tabù della nostra società, ma è proprio da qui che è fondamentale iniziare: condividere la sofferenza. Condividere per accorgersi che non si è soli in questa lunga, interminabile battaglia; condividere per fare di questo male l’occasione per affrontare i nodi, per ritrovare in sé stessi un amico e non un nemico, per ritrovare la sintonia con il nostro corpo e quindi con gli altri, perché il conforto degli altri è la struttura portante del percorso di miglioramento e di convivenza con la malattia. L’ironia, grande ancora di salvezza, ci accompagna in questo viaggio che punta inesorabile alla voglia, alla capacità di vivere. Di essere.
Mercoledì 30 Novembre ore 20.45
UNA STORIA DI BAFFI
da “I Baffi” di Emmanuel Carrère
atto unico
di
Domenico Cucinotta
con
Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo
regia Domenico Cucinotta
Un uomo decide, dopo averli portati per tutta la vita, di radersi baffi, correndo così il rischio di cambiare in modo significativo il proprio aspetto consueto e familiare ad i suoi affetti. Trepidante, è in attesa della reazione della amata moglie, degli amici, dei colleghi. Ma la reazione non arriva. Anzi, nessuno sembra ricordare che egli abbia mai avuto dei baffi, perciò nessuno nota il cambiamento, che pure l’uomo aveva considerato epocale ed al quale, forse inconsciamente, affidava la prima pagina di un nuovo capitolo di sé. Il mancato riconoscimento di questo cambiamento genera una catena di tensioni, malumori e sospetti che, innescando la trama, precipitano verso un finale sorprendente.
Nella vita di una tranquilla e ben affiatata coppia si insinua dunque, a causa di un piccolo dettaglio, l’ombra di un equivoco. Il sospetto di uno scherzo crudele mina il sereno scorrere della quotidianità.
Eppure non si tratta di un equivoco ne’ tanto meno di uno scherzo. Il veleno che si insinua tra le crepe di un quieto esistere è qualcosa di più infido: è un guasto, un orribile guasto che distorce irrimediabilmente la visione di sé stessi e dell’altro. E non solo. Ogni dettaglio dell’esistenza sfuma i propri contorni, si intride di dubbio, ogni cosa è possibile ed al contempo non lo è. Gli affetti più cari potrebbero essere il nemico.
E tutto per un solo, piccolo dettaglio che sposta la bilancia del reale e sfalda le fondamenta su cui abbiamo costruito la nostra esistenza per precipitarci nell’incertezza: le sicurezze si ribaltano, sfuggendoci come la sabbia da un settore all’altro della clessidra e noi stessi sembriamo sgretolarci mentre tutto il nostro mondo diventa sfocato e nulla più ci appartiene se non la sensazione che quando un ingranaggio si guasta nulla potrà più tornare come prima.
Venerdì 2 Dicembre ore 20.45
Sabato 3 Dicembre ore 16.00
Sabato 3 Dicembre ore 20.45
Domenica 4 Dicembre ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
I BURATTINI DI GARCIA LORCA
da
“Los titeres de cachiporra”
di
Federico Garcia Lorca
traduzione adattamento e regia Angela Tozzi
Federico Garcia Lorca è universalmente conosciuto e riconosciuto come poeta e autore di drammi teatrali popolari di forte impatto sociale, politicamente schierato con le forze repubblicane durante la guerra civile spagnola, fino alla triste fine per mano dei franchisti. In pochi conoscono però il suo carattere più ironico e satirico, e sopratutto resta quasi inesplorato oltre i confini iberici l’interesse che sempre manifestò in vita verso le forme espressive considerate più povere del teatro popolare, come la commedia dell’arte e la consuetudine andalusa per i burattini. Anzi i suoi biografi ne parlano come una vera e propria passione che lo indusse a elaborare progetti ambiziosi per “restituire dignità ai piccoli personaggi e alle maschere di queste tradizioni”. Qui si inseriscono alcune opere o semplici canovacci destinati proprio ai personaggi di stoffa e legno e agli attori girovaghi, alcuni giunti fino a noi, anche se ormai pressoché non più rappresentati. “Los titeres de cachiporra” è un copione del 1922 e di cui Lorca non ha mai visto l’andata in scena, scritto proprio per burattini, che narra la tragicommedia di Don Cristobal e Rosita, una favola dove si racconta di amori e sotterfugi, di figlie barattate come spose per il buon tenore di vita del padre, di osti e militari e furbe fantesche… di lieto fine … si anche quello … ma non senza bastonate. Nella nostra versione, a 100 anni dalla sua scrittura, in scena ci saranno attori in carne e ossa e il taglio scelto sarà quello della Commedia dell’arte…
Venerdì 9 Dicembre ore 20.45
LETIZIA FUOCHI – Voce chitarra percussioni
e
FRANCESCO FRANK CUSUMANO – Chitarre
in
EFFETTO ZING (o sull’inevitabile)
La formula del teatro canzone a disegnare l’epifania che sbaraglia l’esistenza di chi si mette in ascolto del proprio cammino.
Il racconto di momenti vissuti recuperati dai cassetti della memoria; una spietata autoironia con incursioni nell’umorismo ebraico e nella filmografia della vita; un libro a sigillare la consapevolezza che porta all’inevitabilità, a quell’effetto Zing – audace onomatopea a ricordare il rumore di un solenne e maestoso colpo di fulmine che spiega in un attimo tutto quello che fino ad allora non eravamo riusciti a comprendere.
Sabato 10 Dicembre ore 20.45
Domenica 11 Dicembre ore 16.45
ALTROVE TEATRO
presenta
70 MINUTI…SOSPESI NEI SOGNI
uno spettacolo di illusionismo, musica e…comicità.
con
Giorgio Andolfatto – Andrea Geminiano – Elettra Tercon
regia MARCO PREDIERI
Un’entità superiore rapisce tre ragazzi, aspiranti artisti, pieni di sogni che per tornare ad essere liberi e a inseguire le loro aspirazioni dovranno dimostrare di possedere dei talenti reali e soprattutto la giusta passione per raccontare se stessi e la vita che li circonda attraverso la magia, la musica e gli altri doni che sono stati loro concessi. Avranno però solo 70 minuti per convincere l’entità e un pubblico che questa stessa ha posto loro di fonte. Se falliranno resteranno sospesi in una dimensione astratta … In scena tre giovanissimi prestig-attori (prestigiatori, attori … e una cantante) che hanno già partecipato a esperienze importante tra cui due seguitissimi talent sulla Rai e su Infinty, “Voglio essere un mago” e “I’am a magician”, daranno vita a uno spettacolo dove tutto può succedere, che stupirà con le arti della magia e saprà divertire e conquistare spettatori di ogni età.
Venerdì 16 Dicembre ore 20.45
BROADWAY SHOTS
MUSICAL CONCERT
Direzione Musicale:Riccardo Stopponi
Disegno Luci: Nicola Magnini
Movimenti Scenici:Lorenzo Micheletti
I Broadway Shots compiono quattro anni di attività!
Coro di 25 elementi nato nel 2017, i Broadway Shots portano in scena, in forma concertistica, i più grandi successi tratti dal mondo del “Musical Theater”. Per festeggiare insieme questo traguardo, vi invitano a teatro per un concerto prenatalizio in cui saranno riproposte le vecchie glorie che hanno dato il via al progetto. Un’occasione per ascoltare capolavori tratti da Musical come Cats, Jeckyll & Hyde, Sweeney Todd, The Lion King…e molti altri.
Sabato17 Dicembre ore 20.45
Domenica 18 Dicembre ore 16.45
ALTROVE TEATRO
presenta
L’ ANTICO DUBBIO
di e con
FRANCESCA NUNZI
e
FABRIZIO GAETANI
Una commedia esilarante di grande successo, scritta e interpretata dall’attrice romana Francesca Nunzi, nel ruolo di Maria, e dall’attore Marco Maria della Vecchia, nel ruolo di Giuseppe. Durante il loro viaggio nel deserto, Maria e Giuseppe, sposi partenopei, che stanno per dare alla luce il figlio di Dio, intrattengono gli spettatori con un dialogo piacevole e divertente, interrotti soltanto dalle voce fuori campo dell’Arcangelo Gabriele, dall’accento calabrese, e del ciuchino che, infine, li porterà a destinazione. Giuseppe non si dà pace di come Maria sia rimasta incinta e prova gelosia per il rapporto confidenziale che Maria ha con l’Arcangelo, (Arcangy Gabry)! L’antico dubbio che assillerà Giuseppe, sarà una costante, mentre la sua sposa, Maria, assicurerà sempre il marito di aver fiducia nello Spirito Santo e di “credere nel progetto”, (divino)! Francesca Nunzi, in questa brillante commedia, è riuscita a rendere umani, ma mai volgari, due personaggi sacri, colorandoli con i difetti e le fragilità tipiche di ognuno di noi.
Venerdì 23 Dicembre ore 20.45
Sabato 24 Dicembre ore 15.30
Lunedì 26 Dicembre ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
DON NATALE
dal
Don Pasquale di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti
CON
MAURIZIO BARTOLI – DEBORA PETRACCHI – GRAZIANO DEI – TOMMASO VIRGA
E
FRANCO BASSETTI – MIMMA SPAGNA – GIANCARLO MARIANI – PATRIZIA MANES – LAURA CESARINI – FEDERIGA CIAMPI
scene e costumi Marcello Ancillotti
regia Marcello Ancillotti
Il “Don Pasquale” di Donizetti è unopera buffa, un gioco tanto musicale quanto letterario concepito unicamente per divertire e mettere allegria.
In scena la beffa ordita ai danni del vecchio avaro Don Pasquale che, pur di far dispetto a Ernesto suo nipote, unico erede che si rifiuta di sposare la ricca ereditiera da lui propostagli, per ripicca si mette in testa lui stesso di maritarsi, per lasciare i propri beni unicamente a colei che diventerà sua
sposa, la vedova Norina ma… avrà fatto molto male i suoi conti….
Una farsa brillate, che ben si presta ad essere adattata in prosa, spostando il tutto in un opportuno clinta natalizio. Traendo poi ulteriore
ispirazione da molte favole, a questo particolare momento dell’anno ispirate, ecco che “Don Pasquale” si trasforma in “Don Natale” pe mutar d’umore al finale come fanno I beniamini natalizi Sgrooge e il Grinch!
Sabato 31 Dicembre ore 21.00
Domenica 1 Gennaio ore 16.45
Giovedì 5 Gennaio ore 20.45
Venerdì 6 Gennaio ore 21.00
Sabato 7 Gennaio ore 20.45
Domenica 8 Gennaio ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
QUEL LAZZARONE DI NERONE
farsa storica
di Oreste Pelagatti
con
regia Marco Predieri
Nella Roma del 62 D.C. Nerone, dispotico e capriccioso imperatore, inaugura una nuova stagione della sua vicenda umana e di governo. Ripudia la moglie Ottavia, invaghitosi di Poppea, manda a morte sua madre Agrippina e il suo Maestro e Mentore Seneca, ponendo se stesso come centro assoluto di un universo visionario che culminerà con il celebre incendio di Roma … Così narra la storia, almeno quella popolare e romanzata. Di sicuro Nerone è una figura che affascina nel bene e nel male, oggetto di parodie, su tutte quella ancora indimenticata di Ettore Petrolini, di film e commedie, persino di musical (e anche di storici fiaschi colossali) emblema del Tiranno che guarda solo al proprio appetito. Il Nerone di Oreste Pelagatti, scritto negli anni ottanta e più volte rimaneggiato, è un po’ tutto questo in un’atmosfera da vecchio varietà, tra costumi e paillette, dove ogni figura storica si trasforma in un meraviglioso guitto pronto a strappare ai compagni la scena e al centro, ovviamente, c’è il Primo Attore, che di far l’imperatore in fondo non ha punta voglia … Uno spettacolo leggero e brillante a cui in questa nuova edizione cercheremo di dare una patina di attualità, sempre, s’intende, nel pieno rispetto dell’autore, cercando di far cosa gradita … strappando sincere risate al nostro odierno e amato spettatore …
Venerdì 6 Gennaio ore 16.45
Sabato 7 Gennaio ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
LA GOBBA DELLA BEFANA
da Emma Parodi
ridotta da Elena Baistrocchi
con
Elena Baistrocchi – Franco Bassetti – Liviana Fantoni – Laura Frullini Elisabetta Gelici – Renzo Marilli – Debora Petracchi – Mimma Spagna – Marco Vitale
regia Elena Baistrocchi
Nel Castello di Romena vive una contessa sempre triste e malaticcia. La contessa si annoia tanto e il conte non sa proprio più cosa inventare. Nonna Emma ci racconta di come la Befana, la sua cara sorellina e i loro amici riusciranno a far ridere la contessa a crepapelle e a tornarsene a Monte Fattucchio con il meritato premio. C’è solo un piccolo inconveniente: adesso è il povero conte a non ridere più così tanto. Vi aspettiamo al Teatro di Cestello per ridere con la contessa e soprattutto per aiutarci a consolare il povero conte.
Venerdì 13 Gennaio ore 20.45
Sabato14 Gennaio ore 20.45
Domenica15Gennaio ore 16.45
ALTROVE TEATRO
presenta
NEVROSI
di e con
FRANCESCA NUNZI
regia Cinzia Berni
Giulia, la nostra protagonista, sempre organizzata e fiera di come riesce a gestire la sua casa, suo marito e il suo lavoro, durante il lockdown si trova invece a dover fare i conti con un mutamento assoluto della sua esistenza scandita fino ad allora da precise ritualità!
Giulia è una donna fragile che depone nel gesto quotidiano e ripetuto la sua ancora di salvezza, affida alla sacra ritualità delle azioni il suo malessere. Per la nostra protagonista il ripetersi rotondo e ciclico del quotidiano è il perpetuo tornare al punto di partenza che equivale alla non morte, alla continua rinascita e questo le garantisce una vita tranquilla e mai colpita dall’inatteso!
Poi gli eventi… poiché tutto muta, nonostante i nostri tentativi di fermare l’attimo felice, anche Giulia si imbatterà nel flusso delle cose.
Di qui, dunque, il percorso psicologico di chi deve affrontare l’incognita di un destino inaspettato; nuove consapevolezze, nuove responsabilità, nuove finalità e, soprattutto, nuove prese di coscienza… talmente forti ed inaspettate da forgiare un’anima apparentemente fragile fino a farla diventare una combattente fiera e anche un po’ folle!
Tutto in chiave tragicomica!
Sabato 21 Gennaio ore 20.45
Domenica 22 Gennaio ore 16.45
StArt LAB
presenta
DANILA STALTERI e GIANNI FERRERI
in
L’AMMAZZO COL GAS
di
Roberto D’Alessandro
regia Roberto D’Alessandro
Una Commedia a due Attori e decine di personaggi. Un marito Attore-autore-regista, autoritario e irascibile, una Moglie attrice primadonna, permalosa e dispettosa. I due si trovano nel salotto della loro casa e provano il nuovo spettacolo scritto dal marito. Lo spettacolo si snoda attraverso una serie di scene che esaminano in chiave rigorosamente comica svariate casistiche delle tipologie di mogli o mariti che alla fine vengono “eliminati” dal coniuge. così vediamo il marito che si crede vittima della gelosia della moglie o la moglie gassofoba, il marito rompiscatole o la moglie ricca e racchia. Una galleria di personaggi per uno spettacolo dal ritmo sfrenato e dal finale sconvolgente.
Giovedì 26 Gennaio ore 20.45
Venerdì 27 Gennaio ore 20.45
Teatro di Cestello – CdG
presenta
SORELLE FIN DA PICCINE
di
Stefania Mancini e Maurizio Faggi
con
Laura Frullini e Livia Michi
Roger Kassi
e con la collaborazione di
Remo Masini
regia Maurizio Faggi
“Due sorelle di paese animate da antichi rancori si affrontano in un ” ultimo duello”.
Tra uno stereotipo razzista e un idolatria da tv generalista le due danno vita a uno spettacolo triste ma anche esilarante.
Una storiaccia nera con un finale a sorpresa…”

Sabato 28 gennaio ore 20.45
Domenica 29 Gennaio ore 16.45
L’ARABA FELICE
presenta
L’ULTIMA NOTTE
di
Luca Palli
con
Olivia Fontani
Camilla Catani
Alessio Alloi
Tiziano Pratesi
Elena Ciani
Costanza Perlatti
Iacopo Biagioni
Marco Bartolini
regia Alessio Coluccia
Mary Ann Nichols, Annie Chapman, Elisabeth Stride, Catherine Eddowes, Mary Jane Kelly: un elenco di nomi di donne che oggi non dice più niente a nessuno. Eppure tutte loro, per un breve e orribile periodo, furono in qualche modo famose. I loro nomi riempirono le pagine dei giornali, le loro esistenze oscure vennero portate alla luce, i loro segreti, le loro intimità violate, furono date in pasto ad un pubblico terrorizzato e morboso. Mary Ann, Annie, Elisabeth, Catherine, Mary Jane, furono le vittime dello squartatore. Furono cinque, soltanto cinque, secondo le fonti ufficiali, le donne uccise dal terribile assassino, dal primo serial killer che la storia ricordi. Almeno il triplo secondo altri, alcune decine per Patricia Cornwell, la scrittrice di thriller americana che alcuni anni fa ha dedicato molto tempo e molto denaro per riaprire un caso vecchio di oltre un secolo, e mai risolto. Fra il trentuno di Agosto e il nove di Novembre del 1888, Jack lo Squartatore uccise queste cinque donne e mutilò orrendamente i loro cadaveri. Accadde nell’East End, i quartieri orientali di Londra: Whitechapel e Spitalfields, dove vivevano i dannati, i miserabili, le puttane. Dopo una iniziale sottovalutazione del caso, la polizia tentò di indagare. Furono tirati in ballo nomi importanti, si arrivò a sospettare di un parente delle Regina Vittoria, o di personaggi del calibro di Lewis Carroll, l’autore di “Alice nel paese delle Meraviglie”, o del medico di Corte, Gull. Massoneria, occultismo, orrore esoterico e trame di palazzo, ma Jack lo Squartatore non fu mai trovato. Siamo scesi nell’Inferno dell’East End noi dell’Araba Felice, per raccontare l’ultima notte dell’ultima vittima dello Squartatore. Per cercare di comprendere che cosa pensasse, che cosa vivesse e soffrisse Mary Jane Kelly, nel suo quotidiano di alcolismo e prostituzione, di dolore e di sogni. E abbiamo immaginato un incontro fra Mary e George Bernard Shaw, che in quei tempi oscuri muoveva i suoi primi passi di critico teatrale sulla strada che lo avrebbe portato a vincere, tanto tempo dopo, il Premio Nobel per la letteratura. Mary Jane Kelly la prostituta incontrò quella notte George Bernard Shaw, lo scrittore. “Ultima Notte” vi parlerà di loro: con rigore storico, ma anche con pietà, con tenerezza.
Venerdì 10 Febbraio ore 20.45
Sabato11 Febbraio ore 16.45
Sabato11 Febbraio ore 20.45
Domenica12 Febbraio ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
IL PICCOLO PRINCIPE
da
Antoine de Saint-Exupéry
regia Raffaele Totaro
Un pilota di aerei, precipitato nel deserto del Sahara, incontra inaspettatamente un bambino che gli chiede «Mi disegni una pecora?».
Inizia così l’avventura di questo piccolo principe che, di pianeta in pianeta, incontra tanti bizzarri personaggi, rimanendo stupito dalla stranezza dei grandi, perché in fondo «I grandi non capiscono mai niente da soli, ed è faticoso, per i bambini, star sempre lì a dargli delle spiegazioni».
Il piccolo principe è un’allegoria della società adulta che parla di amore, amicizia e si interroga sul profondo senso della vita.
Giovedì 16 Febbraio ore 20.45
CANTIERE OBRAZ e CATALYST
presentano
L’HO INVENTATO IO. ANTONIO MEUCCI
drammaturgia:
Riccardo Rombi
con
PAOLO CIOTTI e ALESSANDRA COMANDUCCI
supervisione artistica Michela Cioni
oggetti e costumiThomas Harris
assistente alla produzione Antonella Longhitano
organizzazione Michela Cioni e Emilia Paternostro
ufficio stampa Camilla Pieri
Antonio Meucci, nato nel 1808 nel quartiere di San Frediano, è uno dei molti fiorentini che, esportando il loro ingegno, hanno contribuito a rendere grande l’immagine di Firenze nel mondo.
Antonio Meucci era molte cose: sperimentatore ingegnoso e visionario, amante delle donne arrestato due volte per amore, studente all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, macchinista teatrale alla Pergola, carbonaro, scenografo al Teatro Nazionale di Cuba, imprenditore a New York, amico e socio di Garibaldi, nemico giurato di Alexander Graham Bell, ma soprattutto è l’inventore del telefono.
L’11 giugno 2002, a 113 anni dalla morte, Antonio Meucci è stato, finalmente, riconosciuto ufficialmente primo vero inventore del telefono dal Congresso degli Stati Uniti, che ha annullato il brevetto a nome di Alexander Graham Bell. A 20 anni da quella data, per celebrare questo riconoscimento, Riccardo Rombi scrive per gli attori di Cantiere Obraz un testo sulla vita di Meucci, vero genio fiorentino
Venerdì 17 Febbraio ore 20.45
Sabato 18 Febbraio ore 20.45
Domenica 19 Febbraio ore 16.45
COMPAGNIA DELLE FORMICHE
presenta
SIMONE MARZOLA
in
PRIMO APPUNTAMENTO – Il musical
Versione italiana del famoso musical “FIRST DATE”
di
Austin Winsberg
musiche di Alan Zachary e Michael Weiner
regia Andrea Cecchi
Quando Aaron e Casey si incontrano per un appuntamento al buio, un drink informale si trasforma in una cena esilarante, vissuta attraverso due piani visivi: quello “reale” e quello “nella loro mente”. Nel primo, i due discutono dei loro interessi, tra gli avventori del ristorante, cercando di tenere viva l’attenzione per far sbocciare qualcosa. Nell’altro l’appuntamento viene elaborato nelle loro menti.
I clienti diventano dei personaggi presenti nelle loro vite, a volte nel bene, a volte nel male. Riusciranno i due a far nascere qualcosa di speciale prima del conto?
Cast: In via di definizione
Venerdì 24 Febbraio ore 20.45
Sabato 25 Febbraio ore 20.45
Domenica 26 Febbraio ore 16.45
TEATRO DI CESTELLO CdG e GIOVE SCARABOCCHIO
presentano
GLI OCCHI E IL CUORE
di
Bruno Maresca
regia Bruno Maresca
L’appartenenza a un ceto sociale, piuttosto che a un altro, può condizionare il naturale bisogno dei figli adottivi di ricercare le proprie origini? Angela, una giovane dell’alta borghesia, in occasione del matrimonio, si ritrova sulla scrivania, lasciato imprudentemente dal loro autista, il certificato di battesimo col suo vecchio cognome. La lettura di quel foglio la spingerà a recarsi nel paese natio per conoscere i suoi genitori biologici, ciò che porterà un notevole scompiglio nella sua famiglia, scatenando in particolare l’ira del padre Attilio. Ma non meno trambusto ci sarà anche in quella di origine, ritornando a galla una dolorosa storia che sembrava ormai dimenticata e che, con l’arrivo inatteso dell’avvocato di Attilio, si rivelerà ancora più drammatica.
Venerdì 3 Marzo ore 20.45
Sabato 4 Marzo ore 20.45
Domenica 5 Marzo ore 16.45
Venerdì 10 Marzo ore 20.45
Sabato 11 Marzo ore 20.45
Domenica 12 Marzo ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
LE SUE PRIGIONI
dI
Augusto Novelli
con
Chiara Collacchioni
Raffaele Totaro
Leonardo Previero
Claudia Del Fante
Silvia Santini
Maurizio Bartoli
Antonio Timpano
musiche originali: Manuele Marchi
scene e costumi: Marcello Ancillotti
regia Iacopo Biagioni
“Le sue prigioni”, ambientata nel periodo della guerra nella campagna intorno a Calenzano, in cui una Vera, la ragazza, viene mandata in punizione dagli zii dopo una tentata fuga verso il fronte per raggiungere il suo amore.
I personaggi della storia sono quelli caratteristici: uno zio prete (Don Pio), burbero e dolcissimo, una zitella e credulona, contadini avidi e bonaccioni, una serva astuta e solidale, un ragazzo ben pasciuto costretto, suo malgrado, a partire per la guerra.
Nella vicenda c’è un po’ di tutto: buoni sentimenti, scontro fra generazioni, l’affetto per la nipote, il rispetto di chi parte per il fronte, la delicatezza di chi non ha avuto la fortuna di sposarsi.
Come tutte le commedie di Novelli, il gioco viene portato avanti da inganni, malintesi, con al centro una ragazza sportiva, brusca, sfrontata, una “donna nuova”, spigolosa, dai capelli e dalle gonne corte, ma tutto si dipanerà fino a giungere al lieto fine.
Mercoledì 8 Marzo ore 20.45
Giovedì 9 Marzo ore 20.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
E SE FOSSE VERO?
storie di donne e di conquiste
con
Emma Bani-Liviana Fantoni-Laura Frullini
Elisabetta Gelici-Debora Petracchi-Mimma Spagna
supporti video Marta Bani e Alessandro Benedetti
scene e costumi Cecilia Micolano
regia Elena Baistrocchi
La vita delle donne, segnata da cambiamenti storici sociali e politici dell’ultimo secolo, narrata attraverso i racconti, i battibecchi e le risate di sei amiche durante una serata di cinema e pizza. Le Donne del Teatro di Cestello portano in scena la loro prima docu-commedia, un viaggio fra confidenze, spaccati di storia, estratti dal cinema e dal teatro. “E se fosse vero?” racconta la Donna e le sue radici. Fra te’, shottini, pulizie domestiche e balli le sei donne vestiranno i tanti volti dell’amicizia, della maternità e di ogni propria rinascita.
Giovedì 16 Marzo ore 20.45
BIS TREMILA srl
presenta
PINO AMMENDOLA
e
MARIA LETIZIA GORGA
in
LETTERE A YVES
di
Pierre Bergé
regia Roberto Piana
Un viaggio intenso nella vita privata dell’uomo che ha fatto la storia della moda.
Yves Saint Laurent è scomparso da oltre dieci anni ma la sua arte continua a vivere oltre lui, consegnandolo alla memoria del tempo come uno dei più grandi creatori di moda di sempre. Pierre Bergé è stato il suo ompagno e collaboratore per cinquant’anni e ha raccolto nel libro “Lettere a Yves Saint Laurent” le sue bellissime lettere in cui si rivolge all’amore scomparso, rivelandone gli aspetti più segreti. Le lettere sono il resoconto di “un’assenza sempre presente”, come dice lo stesso Bergé, perché il ricordo di Yves lo accompagna ovunque: nelle case che hanno abitato, nei giardini di Marrakesh che tanto amavano, anche nei luoghi dove Saint Laurent, sedentario e poco incline ai viaggi, non è mai stato. Bergé non tace la fragilità e gli eccessi del suo compagno, ma gli riconosce un talento e una genialità unici, che si sono espressi nella moda che per “crearla bisogna essere un artista, anche se la moda non è un’arte”. Con una prosa semplice ma raffinata, Bergé rievoca il loro primo incontro, il loro amore, i successi condivisi, ma anche gli ultimi anni del genio della moda, difficili e trascorsi in solitudine.
Protagonista “Lettere a Yves” sarà Pino Ammendola, autore e attore di lungo corso teatrale, cinematografico e televisivo (“Provaci ancora prof” il suo più recente successo). Ha lavorato con registi come Dino Risi, Steno, Gabriele Lavia Lina Wertumüller e Giuseppe Tornatore. Come doppiatore ha prestato la voce a Jerry Lewis, Antonio Banderas, Roman Polansky e Murray Abraham.
Maria Letizia Gorga, attrice e cantante, ha lavorato in Italia e all’estero con grandi registi internazionali: Roberto De Simone, Maurizio Scaparro, Giorgio Albertazzi, Peppe Barra. È nel film “Youth” di Paolo Sorrentino e nella colonna sonora con un brano tratto dal suo spettacolo “Avec le temps Dalida” che ha superato le 500 repliche. Collabora con La Fura dels Baus ed è attualmento in tournée con il musical “Musicanti” sull’opera di Pino Daniele.
Venerdì 17 Marzo ore 20.45
di e con
LETIZIA FUOCHI
e
FRANCESCO FRANK CUSUMANO
Tanto ironico e realista è stato Giorgio Gaber, quanto poetico e compassionevole Fabrizio De André. Due talenti straordinari, interpreti del loro tempo, dai linguaggi molto diversi eppure direzionati verso il medesimo interesse: un’attenta comprensione della società. Canzoni, aneddoti e racconti per continuare ad ascoltare chi non smetterà mai di farci emozionare.
Sabato 18 Marzo ore 20.45
Domenica 19 Marzo ore 16.45
DONATELLA ALAMPRESE – testi e voce
MARCO GIACOMINI – chitarra
STEFANO MACRILLO’- chitarra, mandola, mandoloncello
in
SAUDADE
IN VIAGGIO DA LISBONA A RIO
scene – Cecilia Micolano
Donatella Alamprese, appassionata da semprealle periferie artistiche del mondo, porta in scena con i suoi musicisti un nuovo progetto che,
partendo dal cuore del Portogallo e dalla grande Amalia Rodriguez, giunge a Capoverde con la musica di Cesaria Evora e, come un ponte
magico, ci guida fino al Brasile e alle sue voci più significative.
Insieme a Stefano Macrillò e Marco Giacomini ,tra note e parole si fa anima del Fado, richiamando le atmosfere dei vicoli dell’ Alfama , del “blues” della Morna Capoverdina e della Saudade di Rio. Passione e sentimento, fascino e suggestioni in un viaggio che ha il sapore di un incantesimo.
Sabato 25 Marzo ore 20.45
Domenica 26 Marzo ore 16.45
LA FUTURA TEATRO e TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
LA STRANA COPPIA
di
Neil Simon
con
Raffaele Totaro-Leonardo Venturi
Olivia Fontani-Raffaella Afeltra
Filippo Rak-Roberto Cacini-Andrea Vangelisti
regia Alessio Coluccia
Felix Ungar si è appena separato con sua moglie. Depresso, sta per suicidarsi, ma è salvato in tempo dal suo amico Oscar Madison. Non sapendo dove andare a dormire, Felix viene invitato da Oscar a casa sua, almeno per un pò. L’unico problema è che Felix è accurato, ordinato e ossessivo, mentre Oscar è trascurato e disordinato. la loro convivenza si rivelerà molto difficoltosa non solo per le loro idee sulle faccende di casa, ma soprattutto per i loro diametralmente opposti stili di vita.
Venerdì 31 Marzo ore 20.45
Sabato 1 Aprile ore 20.45
Domenica 2 Aprile ore 16.45
ALTROVE TEATRO
presenta
QUARTETTO
da
QUARTET
di
Ronald Harwood
con
Patrizia Ficini – Chiara Foianesi – Remo Masini – Mario Salvaderi
regia Marco Predieri
Quattro glorie della lirica, alfieri del bel canto, con le loro storie, i ricordi delle carriere, segreti, inconfessati, forse …. Il palcoscenico del loro nuovo incontro è però quello di una casa di riposo per artisti … Cosa accade se a questi caratteri tanto particolari, energici, ironici, irascibili, che hanno vissuto di arte e di fama … viene offerto di riprendere insieme quello che fu un vero cavallo di battaglia, che li vide protagonisti nel pieno del successo, il celeberrimo quartetto del Rigoletto, per rendere omaggio all’anniversario di Giuseppe Verdi, in una serata di gala? Tra rivelazioni, confessioni e qualche invenzione i nostri quattro protagonisi troveranno il mondo non solo di riappropriarsi delle scene ma anche di far riascoltare al mondo le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi, come … allora …
Venerdì 14 Aprile ore 20.45
Sabato 15 Aprile ore 15.30
Sabato 15 Aprile ore 20.45
Domenica 2 Aprile ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
da
Jules Verne
regia ANGELA TOZZI
Sabato 15 Aprile ore 20.45
Domenica 16 Aprile ore 16.45
TEATRO di CESTELLO – CdG
presentano
ESSERI UMANI DIFETTOSI
con
MAURIZIO BARTOLI – CLAUDIA DEL FANTE
CLAUDIA GATTESCHI – CHRISTIAN LEONCINI
VITO MONTESANO
regia NICOLA MUSSO
Venerdì 21 Aprile ore 20.45
Sabato 22 Aprile ore 20.45
Domenica 23 Aprile ore 16.45
ALTROVE TEATRO
presenta
MARGHERITA FUMERO
in
CHI HA INCASTRATO MARY POPPINS
di
Marco Predieri
con
Marco Predieri – Maria Rita Scibetta – Raffaele Totaro
regia Marco Predieri
Una coppia di quarantenni, fresca di nozze, si sveglia al mattino nel nuovo nido d’amore dove ha appena traslocato. Un appartamento piccolo, adatto a due precari con stipendi e prospettive da consolidare … che certo non possono permettersi una donna di servizio. Ma allora chi è quella signora che improvvisamente si mette a pulire, entrando per giunta con le proprie chiavi di casa? Ai nostri inquilini non resta che chiedere spiegazioni, che però non arrivano, la misteriosa “colf” non parla … pulisce, stira, prepara la colazione e soprattutto non vuole essere pagata! Una Mary Poppins inaspettata che assisterà alle loro discussioni ma soprattutto a quella di una seconda coppia di amici, che sembra proprio sul punto di scoppiare. Colpi di scena e un finale inatteso che porterà agli inevitabili e non più rimandabili chiarimenti.
Sabato 29 Aprile ore 20.45
CINZIA BERNI
in
MUTANDINE
di
Cinzia Berni
regia Francesca Nunzi
“Mutandine” è una scoppiettante commedia con al centro la storia di una donna alle prese con un trasloco che, tra imballi e valige, ripercorre la sua vita attraverso il guardaroba. La scena è stracolma di scatoloni… uno scatolone armadio dove sono appesi vari vestiti, mutandine e altre cianfrusaglie …. Andrea è una donna che ha avuto un’esistenza complicata, a partire dal nome, che per gli anglosassoni è un nome femminile, ma lei che è nata a Cecina ha sempre avuto una certa difficoltà a farlo capire alla gente. Poi è risaputo che il trasloco è la terza causa di stress dopo il lutto e il divorzio e la nostra protagonista sta cambiando casa perché si è appena separata…il lutto le manca… ma due su tre sono già abbastanza!
Venerdì 5 Maggio ore 20.45
Sabato 6 Maggio ore 20.45
Domenica 7 Maggio ore 16.45
Giovedì 11 Maggio ore 20.45
Venerdì 12 Maggio ore 20.45
Sabato 13 Maggio ore 20.45
Domenica 14 Maggio ore 16.45
TEATRO DI CESTELLO – CdG
presentano
AL CALAR DEL SIPARIO
di
Noel Coward
adattamento e regia Marcello Ancillotti
Sabato20 Maggio ore 20.45
Domenica 21 Maggio ore 16.45
LA FUTURA TEATRO
presenta
LE MEDUSE
di
Luca Palli
con
Olivia Fontani
Camilla Catani
Michele Cimmino
Pietro Venè
Elena Ciani
regia Alessio Coluccia
Siamo in Francia, durante la seconda guerra mondiale, in un paese della costa della Normandia controllato dai tedeschi. La storia narra di una donna, una sarta, il cui uomo decide di aggregarsi a De Gaulle per combattere i nazisti e che quindi resta sola con un fratello problematico. Il paese decide quindi di aiutarla commissionandole dei lavori, ma ad un certo punto la situazione si complica quando la protagonista decide di fare un vestito per una donna tedesca. Si parla di guerra vista dagli occhi delle donne, protagoniste non sul fronte, ma tra le mura domestiche.