FUORI STAGIONE

Venerdì 27 Ottobre ore 20.45

STRABILIARTE

presenta

Tuo Amore

di

Andrea Yuki Parigi

con

YUKI PARIGI – SVEVA BICCHIELLI

e

Marco Attanasio

Eleonora Manzani – violino

Carlo Enrico Matichecchia – clarinetto

Cristiano Pesci – clarinetto basso

Lapo Fani – fagotto

Margherita Bia – violoncello

——–

musiche originali Cristiano Pesci

regia ANDREA YUKI PARIGI

Uno spettacolo sullo scorrere inesorabile e insensibile della vita, sul coraggio di due giovani adulti costretti ad affrontarla prima ancora di comprendere appieno come viverla, travolti dalla sua immensa frenesia.
Un male duro da sconfiggere…con cui bisogna convivere.
Un bambino da proteggere, da far volare…proprio come un aeroplanino di carta sotto alle intemperie improvvise.
Due genitori costretti a fidarsi dell’ignoto, costretti a combattere mano nella mano, senza l’uso di spade, a colpi di medicine e preghiere.
E una piccola ma luminosissima stella dal nome speranza che brilla nel cielo e che stringe in un caloroso abbraccio questa famiglia, senza abbandonarla mai.
Questo è “Tuo. Amore”: Uno spettacolo tratto da una storia magicamente vera e dagli scritti di alcune donne affette da glioblastoma multiforme e dei loro compagni di vita, con l’accompagnamento musicale completamente originale ed eseguito dal vivo da alcuni musicisti del Liceo Musicale Dante. Una storia che vuole dare speranza, che crede nel continuo della vita e nella parola Rinascita

Sabato 28 Ottobre ore 20.45

Domenica 29 Ottobre ore 16.45

I PINGUINI THEATRE

presentano

 Il colloquio

di

Marco Grossi

con

GABRIELE BAGNOLI – MARCO BARTOLINI  – VIRGINIA BELLINI  – MATTIA CIARDI

ANDREA CORTI  – GIULIA DE GIORGIO  – ANDREA FANTINI  – MATTEO MAZZA

regia MARCO BARTOLINI

Giovani rampanti, intraprendenti. Lauree col massimo dei voti. Futuri di carriere brillanti. Disposti a tutto pur di spiccare fra i loro pari, pur di apparire vincenti. Ma non andrà come previsto.
Il colloquio di lavoro si trasforma in una ordalia. Ipocrisie, arrivismo, violenza.
Una commedia imprevedibile, divertente e profondamente amara che taglia come un bisturi e mette a nudo le assurdità di un mondo del lavoro che è oggi, ora, in questo momento.

Venerdì 17 Novembre ore 20.45

PAZZA MEDEA

di

Roberto Riviello

con

LAURA CIONI

Amedeo Tesi – clarinetto

costumi  Maison 39 

light design  Giacomo Cassetta e Alice Magnolfi

regia ROBERTO RIVIELLO

Il testo di Pazza Medea, scritto nel 2022, è stato recentemente pubblicato nell’antologia “Le immaginate” a cura del Gruppo Scrittori Fiorentini, dedicata ai personaggi femminili della letteratura.

Essendo strutturato non in forma narrativa bensì drammaturgica, l’autore Roberto Riviello ha poi deciso di metterlo in scena con l’attrice e psicoterapeuta Laura Cioni e il clarinettista Amedeo Tesi.

Nella presentazione del testo, Riviello spiega che la sua non è una ripresa della tragedia di Euripide; ma si tratta di una Medea “post-moderna”, nel senso che, pur rispettando la trama mitologica originaria a partire dall’amore tra Giasone e la maga della Colchide, la protagonista viene trasportata dentro una struttura psichiatrica, in un presente che non è storicamente definito. Qui Medea, che ha rimosso il terribile omicidio commesso, cerca invano di scrivere la sua storia, così come le viene suggerito da un giovane psichiatra.

Sabato 20 Gennaio ore 20.45

Domenica 21 Gennaio ore 16.45

TEATRO di CESTELLO – CdG

presentano

Esseri umani difettosi

con

MAURIZIO BARTOLI – CLAUDIA DEL FANTE – CLAUDIA GATTESCHI

CHRISTIAN LEONCINI – VITO MONTESANO

regia NICOLA MUSSO

Tutti (o quasi) sognano l’amore eterno. Ma le relazioni, si sa, sono fragili, rette a volte da compromessi e bugie. Già è difficile portarle avanti, ma quando si rompono gli equilibri, tutto può succedere. È allora che comincia il balletto di segreti inconfessabili, insoddisfazioni, sogni infranti, rancori incancreniti e improponibili rivalse

Si può andare avanti? Si può poi tornare indietro? Si possono superare cattiverie e vendette?

Un atto unico di caustica comicità in cui le coppie scoppiano in un gioco al massacro di tutti contro tutti

La “perbene” Sofia accorre alla richiesta d’aiuto della “cara” amica Gloria e nel loro confronto si delineano subito gli opposti caratteri fino ad arrivare ad una vera e propria resa dei conti tra le due amiche che assumerà toni sempre più concitati e pungenti, coinvolgendo i rispettivi e malcapitati mariti, in un susseguirsi di confessioni e battute al vetriolo. La spiazzante epilogo sarà inaspettato e tragicomico, ma indiscutibilmente (poco) rassicurante.

Una commedia appassionata tra comicità e dramma, sentimenti e risentimenti, ironia e sarcasmo. Uno spettacolo divertente e divertito che invita a ragionare sui legami e su quanta intelligenza ci sia spesso dietro una risata.

Giovedì 25 Gennaio ore 20.45

Le invasioni Fiorentine

 con

MIRCO DINAMO RUFILLI – FILIPPO GIOVANNELLI 

MAURIZIO PISTOLESI

regia SAMUEL OSMAN

Le invasioni Fiorentine sono un viaggio nelle tradizioni e nella storia di Firenze attraverso il vocabolario Fiorentino. 

Lo spettacolo è un percorso che, attraverso il filo conduttore delle parole Fiorentine famose e non, fa riscoprire, conoscere e ricordare tante parole che hanno fatto la storia della nostra città e che sono parte del vocabolario Italiano. 

Il viaggio è condotto da Mirco Dinamo Rufilli (consigliere comunale Promotore e valorizzatore delle Tradizioni Popolari e la Fiorentinità.) e Filippo Giovannelli (direttore del Corteo Storico Fiorentino)  che con la loro passione e conoscenza hanno trovato un modo diverso di promuovere un pezzo della città: Il vocabolario.

A completare lo spettacolo c’è la partecipazione di Maurizio Pistolesi, fiorentino doc, attore di teatro con decennale esperienza nei teatri Fiorentini nella parte dell’utilizzatore e Samuel Osmanche mette al servizio delle invasioni la sua grande esperienza di attore e tecnico.

Venerdì 1 Marzo ore 20.45

Le invasioni Fiorentine

 con

MIRCO DINAMO RUFILLI – FILIPPO GIOVANNELLI 

MAURIZIO PISTOLESI

regia SAMUEL OSMAN

Le invasioni Fiorentine sono un viaggio nelle tradizioni e nella storia di Firenze attraverso il vocabolario Fiorentino. 

Lo spettacolo è un percorso che, attraverso il filo conduttore delle parole Fiorentine famose e non, fa riscoprire, conoscere e ricordare tante parole che hanno fatto la storia della nostra città e che sono parte del vocabolario Italiano. 

Il viaggio è condotto da Mirco Dinamo Rufilli (consigliere comunale Promotore e valorizzatore delle Tradizioni Popolari e la Fiorentinità.) e Filippo Giovannelli (direttore del Corteo Storico Fiorentino)  che con la loro passione e conoscenza hanno trovato un modo diverso di promuovere un pezzo della città: Il vocabolario.

A completare lo spettacolo c’è la partecipazione di Maurizio Pistolesi, fiorentino doc, attore di teatro con decennale esperienza nei teatri Fiorentini nella parte dell’utilizzatore e Samuel Osmanche mette al servizio delle invasioni la sua grande esperienza di attore e tecnico.

Venerdì 22 Marzo ore 20.45

PIGOLIO DI STELLE

presenta 

Veleno per topi

di

Antonella Zucchini

Il vero problema che affligge la famiglia Lascialfari a prima vista potrebbe sembrare l’improvvisa e inarrestabile invasione di topi.
Ma l’acceso e inaspettato interesse nei confronti di quel barattolo di veleno acquistato all’uopo, dimostrerà, con un colpo di scena dopo l’altro, che non è propriamente così.

Sabato 23 Marzo ore 21.00

Domenica 24 Marzo ore 16.30

JENA VALENTIN

presenta 

Cena a sorpresa

Neil Simon

con

OLIVIA FONTANI – GIAELE PAOLETTI – BARBARA SCUDIERI

FULVIO FERRATI – GERARDO GIORGI – FRANCESCO FALSETTINI

Scenografie: Samuele Batistoni
Costumi: Fiamma Mariscotti
Progetto luci e audio: Daniele Nocciolini 

regia ROBERTO CACINI

“Cena a sorpresa” è una commedia che si svolge in un ristorante elegante di Parigi. La trama si concentra su sei personaggi che si ritrovano a cena senza sapere esattamente il motivo per cui sono stati invitati. Tutti i presenti hanno in comune il fatto di essere stati divorziati e di aver ricevuto un misterioso invito da un benefattore sconosciuto.
Man mano che la cena si svolge, emergono tensioni e dinamiche complesse tra i personaggi. I dialoghi si svolgono in modo vivace e spesso comico, mentre emergono segreti, rancori e rimpianti legati ai loro matrimoni falliti.
In sintesi, “Cena a sorpresa” è una commedia che esplora temi di relazioni passate, del dolore legato ai rimpianti e la possibilità di superare le difficoltà emotive.

Giovedì 23 Maggio ore 20.45

CLAP  MUGELLO 

presenta

Della locanda gli amorosi affari

da La locandiera di Carlo Goldoni

adattamento di Paolo Ciotti

con

GIULIA BARTOLACCI – MARCELLO FERRACCI –  SILVIA FRULLINI –  SILVIA GHINASSI

ILARIA GIOVANNINI –  PAOLO GOTTI – FABRIZIO LORENZETTI –  MARCO RANFAGNI

FRANCESCA ROSA SABATINI

aiuto regia  Rebecca Zigliotto

regia PAOLO CIOTTI

Prendiamo una commedia. E parliamo del Teatro Comico. La commedia può essere La Locandiera. Facciamo muovere i personaggi, figli diretti delle maschere e antenati ancor grezzi del teatro che verrà. Vedremo dei nobili, impoltriti e consunti di titoli e ricchezze perdute.
Vedremo gli interessi di una classe operosa, quella borghese, intenta con furbizia a dare a quei nobili il colpo di grazia. E con quanta e quale grazia. La grazia di una donna, la locandiera, alla fine così tanto bramata da colui che ne disprezzava i modi. Attanagliato dall’indecisione nella scelta tra sentimento e ragione. Uomo e donna. Come per il cameriere, promesso sposo e seduttore rampante, indeciso al fine anch’egli tra l’interesse e la passione, fra la scaltra locandiera e la sincera ingenua serva Tonina, finita nell’intreccio un po’ per disgrazia un po’ per funzione drammaturgia. Quella passione che, al netto delle possibilità economiche, forse ai servi si concedecon maggior libertà. Lontano dalla villa, lontano dai padroni, magari in una piccola scena d’amore conclusiva sottratta, un po’ per gioco un po’ per chiosa, alle Avventure della Villeggiatura. Vedremo anche due attrici di quel Teatro Comico che fu la  prima pietra del metateatro. E le vedremo entrare e uscire dai loro ruoli di nobildonne prima e di attrici poi, fino a mettere in dubbio non una scelta, non una rinuncia, ma l’esistenza stessa. Sia essa quella umana? Oppure quella del teatro? E cos’è in fondo un personaggio se non un bivio, una scelta o un dubbio sospeso tra la realtà e la scena, tra un viso e una maschera? Quella maschera che un Arlecchino, servitore per eccellenza, abbandonerà infine per potersi meglio guardare e osservare nello specchio della realtà. Ma quale realtà? Quella del pubblico naturalmente. Della gente vorremmo dire. Gente, pubblico… fa lo stesso. L’importante, in fin dei conti, è un applauso.