01 APRILE 2023 / 14 MAGGIO 2023
DI VOLTI E DI FIGURE
una diversa prospettiva
DANIELA CORSINI
Una diversa prospettiva. Questo, in sintesi, il fare arte di Daniela Corsini attraverso la fotografia.
Per l’artista – il cui percorso prosegue dal marzo 2005 – una foto e’ un punto di partenza, stimolo imprescindibile per l’esplorazione di sensazioni ed emozioni concretizzate poi nell’immagine.
Il mezzo tecnologico e’ strumento per questa azione, di volta in volta diversa per l’artista prima ancora che per il pubblico.
Molteplici i soggetti su cui nel tempo si e’ soffermata, in particolare l’arte classica e l’archeologia (“Archeovisioni” Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 2010, ed Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles, 2013), ed i luoghi del nostro territorio (“Ri-frazioni”, Palazzo Medici-Riccardi di Firenze, 2011).
Le opere che compongono la mostra sono in certo qual modo legate al luogo che la ospita: il teatro, spazio di esplorazione e di sogno, di gioco ma di estrema concretezza.
Quindi, volti e figure, in scena per il pubblico prima che lo spettacolo abbia inizio.
Per saperne di più: www.danielacorsini.it
28 GENNAIO 2023 / 21 MARZO 2023
VINTI
DOLENTI IN UN MONDO SILENTE
omaggio a Gustavo Acevez
ANTONIO DESANTIS
Antonio Desantis, fotografo, in arte Nio Des, nel 2014, in visita ad Arezzo alla grande esposizione itinerante dello scultore messicano Gustavo Acevez, decide di dedicare alcuni scatti ad una serie di bozzetti in gesso esposti nella chiesa di Sant’Ignazio. Queste piccole sculture sono il lavoro preparatorio per le imponenti statue in cui, il tema della scultura equestre classica, viene elaborato e reinterpretata dall’artista messicano. I cavalli, che simboleggiano da sempre forza, eroismo, vittoria diventano testimoni di sconfitta; spogliandosi dell’eroicità originale si scarnificano, si disgregano fino a rappresentare i vinti, gli esuli, i popoli migranti. Antonio Desantis, che nasce a Zurigo da una famiglia di migranti, trova nella tematica di Acevez un punto di partenza per il suo lavoro realizzando 12 foto che propone in questa mostra, dedicandole a città che sono state devastate da guerre, privazioni e conflitti.
Gli scatti realizzati rendono viva la partecipazione dell’osservatore di fronte al doloroso stato di sconfitta e ci accompagnano in uno spazio meditativo, vuoto, dove pena e sconfitta lasciano adito al desiderio di riscatto e di pace.
22 OTTOBRE 2022 / 11 DICEMBRE 2022
ARTE IN SCENA
scenografie e bozzetti di ENRICO GUERRINI
PROROGATA AL 22 GENNAIO
Nasce a Firenze il 16 febbraio 1977. Dopo un primo periodo in cui è molto interessato al fumetto e all’ illustrazione sviluppa un forte interesse per la musicae il teatro che lo porta a scegliere scenografia all’ Accademia di Belle Arti e a frequentare i corsi della Scuola Internazionale di Comics.
Espone già nel 2003 quadri e disegni sul tema Dantesco per poi cominciare un’illustrazione del Faust di Goethe che lo porta ad avvicinarsi all’opera e alla musica di Ferruccio Busoni Doktor Faust. Ne nasce una prima mostra ad Empoli con la collaborazione del Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni a cui seguiranno una sull’Arlecchino e la Turandot dello stesso Busoni. In quest’ occasione conosce il collezionista e appassionato d’arte Giancarlo
Marini che lo spingerà a cimentarsi di nuovo con il testo dantesco organizzando per lui nel settembre 2008 una mostra in cui vengono affrontate tutte e tre le cantiche della Divina Commedia. Sempre con l’aiuto dell’ infaticabile Marini parteciperà negli anni a svariate collettive empolesi fino ad un’altra personale nel 2013 sul cantautore livornese Piero Clampi sempre nei locali del Palazzo Ghibellino a Empoli. Collabora stabilmente con il poeta fiorentino Roberto Mosi illustrando le sue poesie e realizzando sul momento disegni durante le letture, illustrazioni e commenti grafici. Il disegno dal vivo è protagonista anche di uno spettacolo portato in giro in tutta Italia con il violoncellista Luca Provenzani intitolato “dipingendo Bach”.
Realizza stabilmente le scenografie per il gruppo teatrale per ragazzi Teatrosfera di Firenze e per la Compagnia Teatrale “Gli Spostati “diretta da Rita Paganelli. Disegna fiabe e illustrazioni per Rosanna Reda e Adriana Altamirano e per le case editrici LG e gli Ori di Pistoia. Nel 2015-2016 presenta diverse personali nel ristorante Cuculia in via dei Serragli a Firenze. Nel 2017 ha esposto a Firenze presso la libreria Libri Liberi una mostra sui tarocchi e nel marzo dello stesso anno una mostra sull’ Inferno Dantesco nei locali della Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti “Casa di Dante”. Nel 2018 e nel 2019 sempre preso lo stesso circolo completa il ciclo Dantesco con le mostre del Purgatorio e del Paradiso.
Nell’estate 2019 allestisce una mostra all’aperto presso i locali de la Toraia. Nel febbraio 2020 espone a Libri Liberi una mostra sulla Fattoria degli Animali di Orwell e nei mesi successivi decora tavoli e sedie all’esterno nel giardino della stessa libreria. Sempre per la Toraia realizza nel luglio del 2021 un disegno celebrativo della sede storica a Sinalunga dal titolo “Trionfo della Fratta tra la Divina Commedia e Pinocchio”.
Partecipa a numerosissime collettive a tema Dantesco in tutta la Toscana. Nell’ ottobre del 2021 su commissione del Comune di Pontassieve realizza un murales di grandi dimensioni sul tema delle migrazioni nel parco fluviale De Andrè.
25 MARZO 2022 / 24 APRILE 2022
LA DIVINA COMMEDIA
nei dipinti e disegni di ENRICO GUERRINI
PROROGATA AL 29 MAGGIO
12 FEBBRAIO 2022 / 20 MARZO 2022
IL TEATRO E LA MASCHERA
l’arte di mettersi in gioco
18 NOVEMBRE 2021/ 9 GENNAIO 2022
EFFIMERE CREATURE
Mostra di VERONICA PATTUELLI costumista
PROROGATA AL 6 FEBBRAIO
Veronica Pattuelli si laurea a Firenze in Progettazione della Moda e poi in Costume all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). Nel 2011 debutta al
Teatro di Cestello con “Darò mia figlia al miglior offerente” con la regia di L. Degl’Innocenti, “La bisbetica domata” e “Cronache di poveri amanti”, con laregia di M. Ancillotti, in scena anche al ridotto del Teatro della Pergola. Nel 2012 crea i costumi di “Histoire du Soldat” a Dijon, regia di A. Rouvroy e nel 2016 disegna i costumi per “Norma”, con la regia di A. Londei al Teatro M. Del Monaco a Treviso e per “Nina, ossia la pazza per amore” al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, regia di S. Panighini. Con lei nel 2019 firma il “Don Pasquale” al Teatro dell’Opera Giocosa e “La Traviata” al Teatro delle Muse di Ancona, poi al Daegu Opera House, Corea del Sud. Nel 2021 debutta al Teatro Carignano di Torino con la prima nazionale di “Molto rumore per nulla” diretto da S. Peroni e prodotto dal Teatro Stabile di Torino. All’attività teatrale alterna quella nel campo cinematografico e pubblicitario curando i costumi per i video come “Ma l’amore no” di M. Ferrari e documentari storici come “La vera storia di Caravaggio” per Atlantide LA7 e “Visages et secrets des femmes romaines” di G. D’Agostino. Collabora come stylist a photoshooting artistici tra i quali “MEF Luxury Calendar” di cui cura i costumi dal 2015 e per campagne pubblicitarie con clienti internazionali quali Mercedes Classic, al fianco di fotografi affermati tra cui P. Rupprecht, G. Gradella e L. Baldini.
Evocare un’atmosfera, dare vita ad una visione, raccontare una storia. Questo è ciò che mi ispira e mi guida nell’ideare e creare un costume. Quello che cerco è l’essenza del personaggio e in che modo rivelarla attraverso un’immagine comunicativa o sul palcoscenico. Come vestire, o persino non vestire, una parte del corpo non è mai una scelta puramente estetica. Trasparenze, contrasti, volumi e colori sono il frutto di uno studio del corpo in movimento e della luce che lo tocca, dell’anima del personaggio e del suo ruolo comunicativo e drammaturgico nella storia che vogliamo raccontare.
Storie Ritrovate
7 Marzo – 13 Aprile
La Galleria Cestello, in occasione della prima dello spettacolo “Diversamente Innamorate”dedicato alla donna, in programmazione al Teatro di Cestello propone una mostra , frutto del progetto di Cecilia Micolano e Debora Petracchi.
L’esposizione presenta una selezione di ritratti di donne di varie epoche, riproduzioni di foto, incisioni, pitture, immagini spesso anche di scarsa risoluzione, ma importanti documenti per poter rendere visibilità a quelle donne che hanno avuto una parte di rilievo nella storia o nella cultura, ma che sono state dimenticate, spesso ignorate dalla cronaca. Da qui l’urgenza di ridare voce e volto a queste donne, di riscoprire le loro storie, e di ricostruirle.
La nostra ricerca non è certamente completa ma resta aperta, come un invito e uno stimolo per gli spettatori ad approfondire questo tema e a non stancarsi di cercare quei tasselli che mancano alla nostra storia e che ci privano di verità e chiarezza.
Riportiamo ad esempio la storia di Rosalind Franklin che riuscì per prima a individuare la struttura elicoidale del DNA, con una foto, la n. 51, senza poter ricevere un riconoscimento personale alla sua ricerca.
Citiamo anche quelle artiste del passato che sono state creatrici di innumerevoli capolavori, pur dovendo sfidare continuamente un mondo che non riconosceva loro diritto di accedere alle commissioni ufficiali, salvo rarissimi casi, come la bolognese Elisabetta Sirani che è stata la prima donna a gestire una bottega d’arte e a fondare un’Accademia.
Ma più spesso il contributo delle donne all’arte resta il frutto di una passione, non riconosciuta e osteggiata da una società che fino a tempi non lontani negava alle donne quei diritti che permettono di gestire a propria vita e la professione liberamente e in autonomia.
VENUSTA FACIES
15 FEBBRAIO – 3 MARZO
2019
1° PREMIO
2° PREMIO
3° PREMIO
3° Concorso
Venusta Facies. L’Artista e la Maschera
Bando di Concorso rivolto ad artisti e creativi di ogni ordine e grado
Finalità
La valorizzazione della maschera come:
1.Elemento catalizzatore di simboli
2. Strumento universale di creazione
3.Portatrice di linguaggi transculturali
Saranno disponibili 26 maschere in plastica su cui realizzare un personale progetto artistico con tecnica libera.
La maschera dovrà conservare la propria forma e rimanere riconoscibile.
Le maschere saranno distribuite presso il Teatro di Cestello da lunedì 15 gennaio 2019 in orario biglietteria (mercoledì, giovedì, venerdi, sabato 17.00-19.30) o scrivendo a galleriacestello@gmail.com e fissando un appuntamento (anche per diverso luogo di ritiro) fino ad esaurimento delle stesse.
Gli elaborati dovranno essere consegnati presso il Teatro di Cestello entro il 14 febbraio 2019.
Tutte le maschere saranno in mostra nella la Galleria Cestello presso il Teatro di Cestello dall’ 15 febbraio al 5 marzo 2019.
Gli artisti partecipanti dovranno essere presenti il giorno di inaugurazione della mostra che sarà il 15 febbraio dalle 18.30.
Premiazione
Un’apposita Giuria interna al teatro premierà l’opera che sarà ritenuta più rispondente alle finalità del concorso.
L’artista vincitore riceverà in premio un abbonamento per 6 spettacoli della prossima stagione teatrale
Il secondo classificato verra’ premiato con 4 biglietti a scelta per spettacoli della produzione del Teatro di Cestello.
Il terzo classificato riceverà due biglietti per spettacoli della produzione Teatro di Cestello.
Per ulteriori informazioni scrivere a galleriacestello@gmail.com
20 dicembre – 20 gennaio
ALCHIMIE DEI SEGNI
di WILSON GUEVARA
Wilson Oswaldo Guevara Diaz nasce in Colombia a Cartagena de Indias nel 1975.
La sua formazione artistica è densa e continua, prima in Colombia dove acquisisce la sua tecnica, poi a Firenze dove vive e lavora dal 2007. Dal 2010 insegna disegno e pittura presso Atelier San Luca di Firenze. Ha partecipato a varie mostre di pittura estemporanea ed è premiato in diversi concorsi.
La tecnica di Guevara è il risultato di un lavoro continuo, ogni giorno. L’artista è un viaggiatore che attraverso lo studio della Natura e l’impulso di ricerca della perfezione innesca dentro se stesso e nella propria opera quel processo verso la maturazione e la conoscenza tramite la realizzazione dell’opera d’arte. La ricerca della perfezione artistica come impulso generatore è una caratteristica di Wilson Guevara. Pittore che esplora continuamente il reale e trae spunto da questo dipingendo per riflettere sul mondo e su se stesso. Nelle sue opere mostra le tracce e i segni della sua indagine e matura esperienze che lo trasformano continuamente . L’artista è uomo in divenire, la sua natura non è ferma, è emozionale. E’ attraverso questo desiderio appassionato di conoscenza che apre la sua indagine sul vero e si ferma a ritrarre volti di donne e strade e paesaggi quasi seguendo un passaggio, una forza generatrice che lo attrae verso l’assoluto..
La mostra è una piccola selezione dell’esperienza artistica fino ad ora maturata da Guevara e che segna un punto di partenza verso nuove riflessioni.
16 novembre – 15 dicembre
L’UCCELLO DI FUOCO
RACCOLTA DI LAVORI ORIGINALI
PER LE SCENOGRAFIE
DI
MARCO ZAMBURRU
Marco Zamburru nato a Sassari nel 1981. Dal 2002 vive e lavora a Firenze.
Pittore autodidatta, dal 2006 espone i suo lavori in varie personali e collettive. Ha collaborato con diversi collettivi come illustratore e scenografo.
Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia. Viene inserito tra i giovani artisti informali italiani nel volume intitolato “La via dell’informale: da Afro, Vedova e Burri alle ultime tendenze”. Nel 2013 vince il premio Ars Gratia Arti a Momigno organizzato dalla Galleria La Corte di Firenze.E’ tra i fondatori del Collettivo artisti IlGattaRossa. Nel 2014 fonda il progetto di residenza artistica Almanacco Migratorio all’Argentiera di Sassari.
La mostra nasce come completamento dello spettacolo “L’Uccello di Fuoco” della compagnia Cantiere Obraz, in scena al Teatro di Cestello, per la regia di Alessandra Comanducci. Marco Zamburru presenta una piccola raccolta di lavori originali tra tavole, quadri, schizzi su carta utilizzati per realizzare le scene dello spettacolo teatrale.
10 maggio – 30 settembre
SCULTURE FOTOGRAFICHE
DI
THOMAS HARRIS
In occasione dello spettacolo
Firenze 1865-1915
(s’avea a notar nell’oro invece gli e’ tutto rame)
di Loretta Bellesi Luzi
regia Marcello Ancillotti
Il Teatro Di Cestello organizza
un
Concorso per Artisti di Grafica e Acquerello
Il tema del concorso è la città Firenze dagli anni che la videro capitale d’Italia, nel suo pieno rinnovamento, fino allo scoppio del primo conflitto mondiale (1865-1915)
Lontana dal torpore di capitale di un Granducato invecchiato, Firenze in quegli anni, si apre ad una nuova dimensione, dove le distruzioni del centro medievale e del
le sue mura e l’intervento di Poggi, portano alla nascita di una nuova coscienza. Una città sempre più lanciata verso una dimensione nazionale con i suoi caffè letterari, il caffè Michelangelo e Le Giubbe Rosse, che videro il fiorire dell’attività artistica delle Avanguardie.
Una città che muta radicalmente il suo volto e il suo destino e che vede protagonisti di quel periodo personaggi del popolo, della borghesia, intellettuali e artisti stranieri.
Il concorso si divide in due sezioni:
Sezione grafica:
prevede la realizzazione di un elaborato grafico su carta o su altro supporto della dimensione massima di 35×50. L’opera dovrà essere corredata di cornice a giorno.
Sezione acquarello: prevede la realizzazione di un elaborato dipinto ad acquerello della dimensione massima di 35×50. L’opera dovrà essere corredata di cornice a giorno
Gli artisti possono scegliere di partecipare al concorso per l’una o per l’altra sezione.
Gli artisti partecipanti dovranno inviare una foto dell’o
pera per una preselezione a galleriacestello@gmail.com
Gli elaborati selezionati dovranno essere consegnati entro 14 ottobre 2018 in orario biglietteria (giovedì, venerdì e sabato dalle 17,00 alle 19,30) o tramite appuntamento scrivendo a galleriacestello@gmail.com
Tutte le opere selezionate saranno esposte nella Galleria Cestello presso il foyer del Teatro di Cestello fino al 14 novembre 2018
Il vincitore del concorso potrà organizzare una propria mostra personale nella Galleria Cestello durante la prossima stagione teatrale.
La partecipazione è gratuita.
Gli elaborati saranno restituiti agli artisti.
Per informazioni scrivere
a galleriacestello@gmail.com
In occasione della Prima Nazionale dello spettacolo
“FIRENZE1865-1915”
(s’avea a notar nell’oro invece gli e’ tutto rame)
di Loretta Bellesi Luzi
regia Marcello Ancillotti
Il Teatro di Cestello
organizza un
CONCORSO GRAFICO PER ARTISTI
Con soggetto la città Firenze dagli anni che la videro capitale d’Italia, nel suo pieno rinnovamento, fino allo scoppio del primo conflitto mondiale.
Lontana dal torpore di capitale di un Granducato invecchiato, Firenze in quegli anni, si apre ad una nuova dimensione, dove le distruzioni del centro medievale e delle sue mura e l’intervento di Poggi, portano alla nascita di una nuova coscienza. Una città sempre più lanciata verso una dimensione nazionale con i suoi caffè letterari, il caffè Michelangelo e Le Giubbe Rosse, che videro il fiorire dell’attività artistica delle Avanguardie.
Una città che muta radicalmente il suo volto e il suo destino e che vede protagonisti di quel periodo personaggi del popolo, della borghesia, intellettuali e artisti stranieri.
- Il concorso prevede la realizzazione di un elaborato grafico su carta.
- L’opera dovrà essere corredata di cornice a giorno della dimensione 35×50.
- Gli elaborati dovranno essere consegnati in teatro dal 16 al 30 Marzo in orario biglietteria (giovedì, venerdì e sabato dalle 17,00 alle 19,30) o tramite appuntamento scrivendo a galleriacestello@gmail.com
- Tutte le opere saranno esposte nella Galleria Cestello presso il foyer del Teatro di Cestello fino al 30 Aprile.
Il vincitore del concorso potrà organizzare una propria mostra personale nella Galleria Cestello durante la prossima stagione teatrale.
Gli elaborati saranno restituiti agli artisti.
Per informazioni scrivere a galleriacestello@gmail.com
VENUSTA FACIES
Saranno disponibili 26 maschere trattate con fondo neutro su cui realizzare un
personale progetto artistico con tecnica libera.
La maschera dovrà conservare la propria forma e rimanere riconoscibile.
Le maschere saranno distribuite presso il Teatro di Cestello da lunedì 15 gennaio 2018
esclusivamente scrivendo a galleriacestello@gmail.com e fissando un appuntamento
(anche per diverso luogo di ritiro) fino ad esaurimento delle stesse.
Gli elaborati dovranno essere consegnati presso il Teatro di Cestello preferibilmente entro il 1 febbraio 2018.
Tutte le maschere saranno in mostra nella la Galleria Cestello presso il Teatro di Cestello dall’ 1 al 25 febbraio 2018.
Gli artisti partecipanti dovranno essere presenti il giorno di inaugurazione della mostra che sarà il 1 febbraio dalle 18.30
Premiazione
Un’apposita Giuria interna al teatro premierà l’opera che sarà ritenuta più rispondente alle finalità del concorso.
L’artista vincitore riceverà in premio un abbonamento per 6 spettacoli della prossima stagione teatrale
Il secondo classificato verra’ premiato con 4 biglietti a scelta per spettacoli della produzione del Teatro di Cestello.
Il terzo classificato riceverà due biglietti per spettacoli della produzione Teatro di Cestello.
Per ulteriori informazioni scrivere a galleriacestello@gmail.com
I PAESAGGI INVISIBILI – 20 DICEMBRE-14 GENNAIO
Mostra di acquerelli di PIETRO FRANCI
LA NASCITA DEL CINEMA
26 OTTOBRE-3 DICEMBRE
Alla scoperta di una storia dimenticata. Raccolta di provini originali per scene di film muti, di proprietà della Famiglia Perini Ancillotti ,
realizzate tra il 1918 e il 1920 per la Scuola Cinematografica Azzurri
VISIONI PITTORICHE – 22 SETTEMBRE–22 OTTOBRE
BENJAMIN GOUTTARD