La Nostra Storia

 

 

 

Teatro di Cestello

Il Teatro di Cestello, gestito dalla compagnia teatrale stabile Il Cenacolo dei Giovani è oggi, sia pure nei suoi limiti, una delle poche realtà produttive di cultura in città.

Nato agli inizi del secolo scorso come piccola sala parrocchiale, chiuso durante la guerra riapre solamente alla fine degli anni cinquanta con la sala ingrandita e dotata all’epoca di “confortevoli” poltroncine in metallo e legno tuttora esistenti come reperti nel foyer del teatro.

1962

Riaperto per dare spazio alle compagnie di teatro vernacolare del quartiere di San Frediano, viene devastato durante l’alluvione del 1966 e rimarrà chiuso per quasi 20 anni.

Nel 1985 per volontà di Vittorio Nardini riapre sotto la direzione di Valentino Signori. Da allora il teatro gode di una continua crescita di popolarità.

Nel 1993 subentra alla direzione del teatro Oreste Pelagatti già direttore della compagnia Cenacolo dele Follie, CSTELLO2compagnia madre della odierna Cenacolo dei Giovani che ancora gestisce il teatro dopo più di 20 anni. Sotto la direzione di Oreste Pelagatti approdano al Cestello Wanda Pasquini con alcuni elementi della sua compagnia e una parte della compagnia dello storico Teatro dell’Oriuolo chiuso in quegli anni. Si viene a creare così un punto di riferimento importantissimo per il teatro fiorentino popolare, dove si inizia un percorso Wanda Pasquini in Il Testamento di Gianni Schicchi di O.Peladi valorizzazione del nostro teatro fin dalle sue illustre origini. Vanno così in scena Machiavelli e la sua Mandragola, Michelangelo Buonarroti il Giovane con la Tancia, la Sporta di Giovan Battista Gelli con protagonista Giovanni Nannini, i passaggi di Caterina Bueno e le serate con Mario Luzi, l’ andata in scena del quasi dimenticato Luigi Del Buono e della sua maschera di Stenterello e su su fino a toccare tutti gli ambiti della fiorentinità fino alla Locandiera di Mara Perini, Adriana Secci, Manuelita Baylon in Sorelle MatCarlo Goldoni o Augusto Novelli con il suo capolavoro Gallina Vecchia e Acqua cheta. Wanda Pasquini ispirerà Pelagatti per ilsuo celebre Sorelle Materassi e Giovanni Nannini per il suo Ragazzo di San Frediano. Tutti percorsi che cercano di incrementare la teatralità nostrale, sia quella più popolare che quella più colta che porteranno a rappresentare negli ultimi anni autori come Alessandro Benvenuti, Ugo Chiti e Vinicio Gioli e Alberto Severi. Parallelamente il Cenacolo dei Giovani prosegue la sua frequentazione del teatro classico affrontando Shakespeare, Pirandello, Gozzi e Aristofane, Wilde, Agatha Christie, i vaudeville francesi e molti altri e si apre alle compagnie esterne.

Il teatro si rinnova nel 2007 e grazie ai direttori che si sono avvicendati negli ultimi anni: Ancillotti, Miniati, Grifoni, ha ospitato la Florence International Theatre Company, porta il Cinema con giornate dedicate a grandi registi italiani, ospita artisti, musicisti e l’opera in collaborazione con l’ Opera da Camera di Firenze incrementando così i rapporti con molte compagnie di livello e offrendo un piccolo palcoscenico ma importante per la sua centralità nella città.

Nel 2010 prende il via il teatro per ragazzi con spettacoli loro dedicati e dal 2014 sotto la direzione di Rosario Campisi partono gli spettacoli in lingua originale con attori di madrelingua.

Saggio 2005 La formazione teatrale del Cestello nasce invece nel 1999 con il primo corso di teatro fiorentino della città, diretto inizialmente da Manuelita BaylonRemo Masini (che lo dirige tutt’oggi con successo) e Carmen Bandiera. Negli anni si incrementerà la formazione con nuovi corsi gestiti da Cantiere Obraz/Nuvole in viaggio, aprendo la scuola triennale di formazione teatrale, il laboratorio di movimento scenico e biomeccanica teatrale e la scuoletta di teatro per bambini e ragazzi.