Teatro di Cestello

Da sole a sole

Teatro di Cestello 28 marzo 2009

Teatro di cestello e cenacolo dei giovani PRESENTAno:

DA SOLE A SOLE (per ogni giorno dell’anno)

di Vinicio Gioli

con:

Remo Masini
Manuelita Baylon
Nicolas Gheri
Giovanni Cecchini
Francesca Palombo
Francesco Magnelli
Elena Baistrocchi
Emma Bani
Matteo Cichero
Elisabetta Gelici
Jacopo Marretti
Andrea Giorgi
Irene Cecchi.

Scene e costumi: Marcello Ancillotti e Cecilia Micolano

REGIA: MARCELLO ANCILLOTTI

video riprese: Il gobbo e la giraffa

Vinicio Gioli, autore e scrittore fiorentino, è conosciuto per la fortuna che ha avuto in Toscana e non solo, la commedia “Casa nova…vita nova” scritta insieme a Mario De Mayo. Da “Casa nova…vita nova” fu tratto il film di M. Bolognini “Arrangiatevi!” interpretato da Totò. Ma non solo la vena grottesca fiorentina è cara alla penna del Gioli, scrive commedie amare, drammatiche come : “Il Libertario”, “L’ironia e il coraggio” sui movimenti fiorentini a cavallo delle due guerre. Dal “Trecentonovelle” di Franco Sacchetti ha tratto la commedia “Gli andazzi del mondo”. Per Giovanni Nannini scrive “Il mestiere di ridere”. Con Giorgio Ariani scrive: “Anche i grassi hanno un’anima”e “Un bicchiere vuoto .Nel 2003 vince il primo premio al concorso teatrale “Firenze alla ribalta” con “ Da sole a sole…ogni giorno dell’anno “ un testo con un peso forte, amaro e sconsolato nel crudo vernacolo Imprunetino. Mai rappresentata fino ad adesso viene proposta in prima nazionale nel nostro teatro.

Era il 2003 , quando il Gioli scrive questa commedia, ed erano passati 10 anni precisi dalla fine statutaria della mezzadria. Nel 1993 si chiudeva un’epoca. Era l’ 11 novembre 1993 e scadeva l’ultima proroga di una legge del Parlamento, la numero 203, che già nel 1982 aveva decretato per questo rivoluzionario modo di condurre i campi la fine inesorabile. La mezzadria, quello strano ed innovativo contratto agrario tipico di gran parte della Toscana che vedeva il contadino partecipare agli utili (e alle perdite) del raccolto, cessava ufficialmente di esistere. “Da sole a sole…ogni giorno dell’anno”, narra appunto la storia di una famiglia di mezzadri attraverso gli anni ’50,’60,’70 del secolo XX° nelle campagne vicine a Firenze. Parla della loro storia, della loro tradizione , delle loro difficoltà e dei riflessi incentrati su questo ordinamento agricolo che porterà fino alla disgregazione della famiglia stessa e all’abbandono delle terre. Il taglio quasi cinematografico delle scene, la sequenza di flash back, le dissolvenze, fanno si che la narrazione qua diventi quasi “epopea”, con il suo trascorrere del tempo, con la voglia di riscatto latente e strisciante nella nuova generazione anche nell’immutabilità di certe situazioni. Una scenografia stilizzata per esaltare questi piani incrociati, la vecchia casa dei contadini e l’aia dove tanto lavoro si svolgeva. Due spazi conniventi per ricreare quello che oramai non è più, dove oramai è solo un ricordo la stretta istituzionale della mezzadria.