Teatro di Cestello 25 aprile 1999
Cenacolo delle Follie presenta:
IL RAGAZZO DI SAN FREDIANO
Grande affresco della vita popolare di quartiere nei primi anni del dopoguerra a cura di
Oreste Pelagatti
con:
Giovanni Nannini, Adriana Secci, Andrea Giorgi, Manuelita Baylon, Gianluca Ciampolini, Angela Tozzi, Franco Rossi, Rosanna Susini, Guido Bocci, Piera Matteini, Lucia Gheri, Mayda Di Sanno, Lorenzo Degl’Innocenti, Remo Masini, Cristiano Ricci, Gianni Andrei, Concetta Lombardo, Tatiana Amodei, Carmen Bandiera, Lorella Boldrin, Barbara Minucci, Nicla Lippi
Scene: Marcello Ancillotti
Costumi: Gabriella Frandi
Regia: Oreste Pelagatti
video riprese: Il gobbo e la giraffa
Questo testo, anche se si snoda drammaturgicamente come una vera e propria commedia, vuole essere uno spaccato di vita popolare nel quartiere di S.Frediano, ambientata tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta del secolo scorso.
Oreste Pelagatti scrisse questo lavoro come omaggio allo scrittore Vasco Pratolini, grande illustratore del sentimento cittadino, di quello più popolare e reale, quello che mette in luce il modo tutto fiorentino di affrontare piaceri e dolori della vita. Omaggiando Pratolini, Pelagatti rese anche omaggio al quartiere che ospita il Teatro di Cestello, che con amore riportò in auge negli anni novanta.
La decisione fu quella, oltre l’ispirazione “pratoliniana”, di ricostruire vicende e personaggi il più vicino possibile allo spirito dei veri sanfredianini di oltre sessant’anni fa. Le tante storie che si raccontano, tra le quali spicca la storia dell’anziano barbiere, (ispirato e scritto per il grande Giovanni Nannini) e mai ricambiato da una matura zitella,( Pelagatti aveva pensato a Wanda Pasquini per questo ruolo, per far recitare i due mattatori della scena fiorentina Nannini/Pasquini che non si erano mai esibiti insieme precedentemente, ma le non buone condizioni di salute della Pasquini non lo permisero ) si intrecciano con i personaggi reali e vicende realmente accadute, di cui Pelagatti ebbe notizia da vecchi abitanti del quartiere; in particolare, un povero idiota che tutti chiamavano “Macario” e la storia della cavalla di nome “Sanfrianina” acquistata da un fiaccheraio con l’aiuto di molti abitanti del quartiere. Certi che non solo gli abitanti del quartiere di San Frediano, ma tutti i fiorentini che vedendo questa storia rivivranno con nostalgia e commozione la ” Firenze che fu”
Auguriamo a tutti un buon divertimento.